sabato 19 ottobre 2013

Da Gorizia a Gela: processi (e tanti morti) per amianto




Amianto al petrolchimico di Gela: 38 indagati Chiuse le indagini a carico
dei dirigenti del gruppo Eni dello stabilimento. L'ipotesi accusatoria:
aver causato a diversi lavoratori lesioni, e in due casi la morte, a
seguito dell'esposizione all'amianto GELA (CALTANISSETTA) - Sono 38 gli
indagati dalla Procura di Caltanissetta tra amministratori delegati,
direttori, responsabili del servizio prevenzione e protezione e
responsabili amianto di diverse società facenti capo al gruppo Eni che
negli anni hanno operato all'interno del petrolchimico. L'accusa dei pm
Serafina Cannatà ed Elisa Calanducci: "Aver causato a diversi lavoratori
lesioni personali gravi e, in due casi, anche la morte, a seguito
dell'esposizione a materiali contenenti amianto". A far scattare le
indagini sono state le denunce presentate da diversi lavoratori che avevano
prestato la loro attività all'interno dello stabilimenti ai quali si sono
aggiunti, negli anni, i referti inviati dall'Inail nei casi di riscontro di
malattie professionali derivanti dall'esposizione all'amianto. "Gli
accertamenti hanno richiesto un particolare impegno" spiegano i magistrati:
"Si doveva accertare, infatti, prima di tutto, la presenza di amianto negli
ultimi 20-25 anni all'interno dello stabilimento e, quindi, l'effettiva
presenza del rapporto causa-effetto fra l'esposizione dei lavoratori
all'asbesto e l'insorgenza delle malattie professionali riscontrate". Quindi
"è stato necessario ricostruire gli specifici profili di colpa per ciascuno
degli indagati, in vario modo titolari di posizioni di garanzia, come tali
tenuti all'osservanza delle norme sulla tutela della salute nei luoghi di
lavoro e all'adozione di metodi gestionali basati sulla precauzione e sulla
prevenzione".
http://www.today.it/cronaca/amianto-petrolchimico-eni-gela.html *** Amianto:
processo Gorizia, 13 condanne Per la morte di 85 lavoratori dei cantieri di
Monfalcone

*15 ottobre, 18:03*
(ANSA) - GORIZIA, 15 OTT - Il giudice Matteo Trotta ha condannato per vari
reati tra i quali l'omicidio colposo, 13 imputati su 35, alcuni dirigenti
di Italcantieri e di ditte che operavano in subappalto, per la morte di 85
lavoratori dei cantieri di Monfalcone (Gorizia) causata da malattie
professionali asbestocorrelate. Pene da 2 anni a 7 anni e 6 mesi. Assolte
22 persone tra responsabili della sicurezza interna cantiere di Monfalcone
e i titolari delle ditte subappaltate per conto di Italcantieri

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