mercoledì 30 ottobre 2013

operaio muore schiacciato da una gru

Operaio di Torre muore a Milano dopo un volo di dieci metri



TORRE SANTA SUSANNA  brindisi- A distanza di poche ore dai funerali di Piero
Miccoli, l’operaio torrese morto schiacciato da una gru mentre era al
lavoro, a Torre Santa Susanna si torna a parlare di morti bianche, si torna
a piangere per la tragica scomparsa di un altro padre di famiglia. Un’altra
vittima caduta sul lavoro che colpisce inesorabilmente una famiglia di
onesti lavoratori torresi emigrati a Busto Carolgo, in provincia di Milano.

Emanuele Pungente, 43 anni, originario di Torre Santa Susanna ma residente
in Lombardia da tempo, è morto ieri precipitando da un cestello elevatore
mentre stava installando un telone pubblicitario. È successo poco dopo le
21, a Milano, in via Cenisio, in corrispondenza del cantiere della
metropolitana 5 adiacente al Cimitero Monumentale, praticamente di fronte
all’incrocio con via Messina.

La dinamica dell’incidente, su cui sono in corso gli accertamenti di polizia
e Asl, è ancora da chiarire nei dettagli. Alcune circostanze tuttavia
sembrano già ricostruite. L’uomo era all’opera, con l’aiuto di un collega,
per sistemare un grande telone pubblicitario sul supporto metallico alto una
quindicina di metri che, in quel punto, si affaccia sulla strada, con il
cantiere alle spalle. Entrambi si trovavano al lavoro sul cestello alle
prese con la fatica, compiuta chissà quante volte, di assicurare il pesante
telone alla parte più alta del supporto per poi srotolarvelo sopra.

Al momento della caduta il compagno della vittima era concentrato sul
proprio compito e pare che non abbia fatto in tempo ad accorgersi di nulla:
un grido e un attimo dopo il collega giaceva esanime sul basamento in
cemento armato. Dopo un volo di dieci metri. Immediato l’arrivo del 118 e il
tentativo di salvare la vita ad Emanuele Pungente, per il quale purtroppo
non c’è stato nulla da fare. Stando alle primissime e ancora parziali
verifiche sembra che le attrezzature di sicurezza previste per questo genere
di lavoro, dai caschi alle imbragature, fossero regolarmente in dotazione di
entrambi i lavoratori. Gli accertamenti riguarderebbero a questo punto il
loro effettivo utilizzo.

A Torre, dove vivono la mamma, due sorelle entrambe sposate ed altri
parenti, la notizia è arrivata come un macigno. È stata la moglie di
Emanuele a fare la telefonata che non avrebbe mai voluto fare, ma le due
sorelle non hanno ancora fatto sapere alla loro madre della disgrazia.
Emanuele Pungente è uno dei tanti figli di questa terra che per il pane ha
dovuto emigrare al nord in cerca di lavoro ed ora, come riferiscono alcuni
amici più intimi di Torre ed alcuni familiari, aveva raggiunto una certa
tranquillità economica. Con la moglie e i due figli di 16 e 4 anni ogni anno
in estate tornava al suo paese per riabbracciare i suoi, e spesso con gli
amici coltivava la sua grande passione per la musica, esibendosi per gli
amici in Piazza Matteotti con le tastiere in tandem con il suo amico tenore
Piero Giustini. Già ieri mattina, i familiari della vittima sono partiti
alla volta di Milano dove la salma di Emanuele si trova a disposizione del
magistrato nell’obitorio del cimitero cittadino. Forse oggi stesso,
completate le formalità burocratiche, lo stesso magistrato darà l’autorizzazione
alla moglie ed ai familiari per il trasferimento a Torre Santa Susanna dove,
per loro espressa volontà, si svolgeranno i funerali e si procederà alla
tumulazione nel cimitero.

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