venerdì 19 ottobre 2012
ILVA taranto ora per la nuova AIA, oltre l'attuale serve la lotta degli operai
comunicato
la conferenza dei servizi ha varato la nuova aia, padron Riva non l'ha ancora accettata e non vuole metterci i soldi necessari i lavoratori dello Slai cobas per il sindacato di classe Ilva Taranto la ritengono ancora insufficiente per una vera messa a norma dello stabilimento a tutela di salute e sicurezza, perchè si può fare di più in materia di tempi per fermo impianti e rifacimento, per la copertura parchi minerali, e i volumi produttivi previsti sono troppo alti
l'Ilva non deve chiudere ma va messa seriamente a norma con tutela lavoro e salario operaio come viene proposto per il fermo rifacimento dell'AFO ! senza cigs ed esuberi,
Ora secondo noi tocca sopratutto agli operai Ilva indotto fare la propria parte per pretendere di più da padron Riva e governo in termini di modifiche AIA, impegno azienda e governo in soldi e tempi decisamente dimezzati rispetto a quelli previsti. Noi pensiamo che sia solo questo il modo per salvare il lavoro e la fabbrica e dare una risposto al bisogno di salute e risanamento dei tamburi e della città
Noi vogliamo ora uno sciopero unitario e di massa contro Riva e Governo che unisca operai e masse popolari della città al di fuori di un sindacalismo aziendalista e di un ambientalismo che vede solo nella
chiusura della fabbrica un illusorio e velleitario risanamento
E' questo che proponiamo noi operai dello Slai cobas per il sindacato di classe Ilva agli operai e a tutte le organizzazioni sindacali presenti in fabbrica.
Sin da oggi 19 ottobre va dichiarato lo stato di agitazione in fabbrica e gli operai devono far sentire la loro voce autonoma in tutte le forme possibili
19 ottobre 2012
per gli operai Slai cobas Ilva Taranto
Andrea b. e Lorenzo s.
347-1102638
martedì 23 dalle 17.30 alle 20.30 sede Slai cobas via Rintone 22 Taranto analisi dettagliata della nuova AIA con gli operai Ilva dello slai cobas e tutti gli operai interessati sarà distribuito ai presenti il testo di 140 pagine
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