Alla Fincantieri il “tempo tuta” è diventato straordinario
Che cosa è il “tempo tuta”? Bisogna chiederlo al giudice del Tribunale di Gorizia, che ha accolto il ricorso di un lavoratore dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, e dirigente del sindacato autonomo Fismic-Confsal. Apprenderemo dunque che “il tempo necessario per le operazioni di cambio tuta e per il raggiungimento del posto di lavoro devono essere retribuite come straordinario nella misura di 45 minuti per ogni giornata di lavoro”, poiché “i lavoratori sono obbligati di fatto a seguire le disposizioni di Fincantieri e di conseguenza tale lasso temporale deve rientrare all’interno della prestazione lavorativa”. Sentenza potenzialmente deflagrante e che assume oggi formidabile impatto per via delle elezioni in corso per la rappresentanza sindacale. Deflagrante per il conto economico di Fincantieri, che conta all’incirca 5mila tute blu tra i propri dipendenti, ma anche per chissà quante aziende simili. Il gruppo guidato da Giuseppe Bono nel 2006 con la controparte Cgil, Cisl, Uil aveva sottoscritto un accordo che assicura autobus, spogliatoi e docce all’interno degli stabilimenti, che sono caratterizzati dal fattore vastità (Monfalcone insiste per esempio su 60 ettari). Accordo che oggi rischia di divenire una sorta di boomerang per l’azienda. Dobbiamo aspettarci il “tempo camice”, il “tempo toga”, il “tempo divisa”?
Da La Repubblica di oggi
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