A Loano (Savona) un 42enne è caduto
da un ponteggio, mentre nel padovano un 48enne è stato travolto da un
cam ion
Una doppia tragedia sul lavoro. A
pochi giorni dalRapporto dell'Inail che registra il minimo storico delle morti
bianche in Italia nel 2011, sono due gli operai nei cantieri, a poche ore di
distanza, nella sola giornata di venerdì. Il primo a perdere la vita è stato
Romolo Pezzoli, operaio di 42 anni del bergamasco caduto da un ponteggio sul
quale stava lavorando a Loano nel savonese: era il suo ultimo giorno di lavoro e
Pezzoli sarebbe dovuto rientrare in serata nella sua casa in Lombardia. Il
secondo si chiamava Francesco Pagetta, 48 anni: l'operaio è stato travolto da un
cam ion nello stabilimento della Doni
Metalli a Padova.
CAUSE DA CHIARIRE - Ancora da
chiarire le cause dell'incidente nel quale è morto Pezzoli. Sull'incidente
indagano i carabinieri di Loano e di Albenga e gli ispettori
dell'Antinfortunistica dell'Asl 2 Savonese. Secondo la ricostruzione fatta dai
carabinieri, al momento dell'incidente l'uomo si trovava al quarto piano di un
edificio in costruzione e stava guidando una gru con un telecomando per
movimentare un bancale di mattoni. Al momento di disincagliare il carico e di
farlo posare vicino a lui, il bancale lo ha colpito, per cause ancora da
verificare, e gli ha fatto perdere l'equilibrio facendolo precipitare a terra.
L'uomo è morto sul colpo. L'incidente mortale è avvenuto in un cantiere edile
per la realizzazione di un complesso alberghiero in via Silvio Amico a Loano.
Inutili i tentativi di rianimare l'uomo da parte dei medici del 118 e dei
volontari della Croce Rossa di Loano.
SOCCORSO DAL FRATELLO- Incidente
mortale anche in uno stabilimento di via Regia, a Padova. Dai rilievi compiuti
dai carabinieri e dai tecnici dello Spisal, Pagetta - che non era dipendente
dell'azienda - si trovava nel piazzale della ditta per prendere un cumulo di
scarti metallici di lavorazione, quando è stato travolto da un cam ion in manovra. È morto sul colpo. A soccorrerlo,
tra gli altri, anche il fratello che era impegnato con lui nelle operazioni di
carico degli scarti metallici «È una tragedia che scuote la nostra comunità -
commenta il sindaco di Vigonza, Nunzio Tacchetto, entrando nello stabilimento
siderurgico - e colpisce oltre alla famiglia della persona deceduta, a cui va
tutta la nostra solidarietà, anche una azienda vitale per
Vigonza».
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