sabato 14 luglio 2012

Padroni assassini


Di nuovo un morto sul lavoro. L'ennesimo, che quasi si fatica a tenere il conto.
Stavolta a Loano, un cantiere edile. L'uomo è caduto dalle impalcature del cantiere che si sta occupando della costruzione della nuova zona residenziale che prenderà il posto della nota ex discoteca i "Pozzi".
Inutili i tentativi di rianimazione dei soccorritori del 118, che ricevuta la richiesta d'intervento alle 8.15 si sono precipitati sul posto, ma dopo un volo di sette piani rimane ben poco da fare.
I soccorritori dicono che il 43enne, originario di Bergamo, è morto sul colpo, forse a significare che "non ha sofferto".
Un bel "chissenefrega" viene quasi spontaneo vista la tragedia. Gli operai muoiono mentre i padroni si arricchiscono sulla loro pelle, ricattando, risparmiando sulla sicurezza, facendo fare continui straordinari, doppi turni.

Record di morti sul lavoro nelle prime due settimane di giugno Sono 37 i lavoratori morti nelle prime due settimane di giugno. Più della metà delle 71 vittime registrate nei 31 giorni di maggio, già record negativo mensile degli ultimi tre anni. Il 50 per cento dei decessi si e’
verificato in agricoltura. Un terzo delle vittime aveva piu’ di sessant’anni, cosi’ l’esperienza talvolta non aiuta, ma abbassa i livelli di guardia. E in pensione si va sempre più tardi Prosegue drammaticamente in Italia il bollettino delle morti bianche. In poco più di due settimane (dall’1 al 17 giugno) hanno perso la vita 37 lavoratori. Più della metà delle 71 vittime registrate nei 31 giorni di maggio, già record negativo mensile degli ultimi tre anni.
A renderlo noto è l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering, che si occupa di monitorare quotidianamente l’emergenza degli infortuni mortali nei luoghi di lavoro.
E il massacro è continuato in queste ultime due settimane soprattutto in agricoltura con 18 decessi. Praticamente la metà delle vittime del lavoro è deceduta nei campi.
Sette invece sono i morti registrati nel settore delle costruzioni. E intanto il bilancio annuale delle morti bianche arriva a contare 245 decessi (erano 208 a fine maggio).
“Sono risultati davvero sconfortanti quelli rilevati nelle ultime settimane – commenta Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Vega Engineering – Dovrebbero condurre ad una concreta riflessione gli amministratori del nostro Paese inducendo ad una più severa vigilanza del rispetto delle norme in tema di sicurezza”.
Altro dato significativo nell’istantanea scattata dall’Osservatorio Vega Engineering è quello relativo alle fasce d’età maggiormente colpite dall’emergenza.
Si scopre, quindi, che i lavoratori ultrasessantenni sono oltre un terzo del totale delle vittime delle prime due settimane di giugno. Come a dire che l’esperienza, purtroppo, talvolta non serve ad esorcizzare la morte.
“Accade che proprio in virtù di una lunga esperienza – precisa Rossato – il lavoratore spesso sottovaluti i rischi a cui è costantemente esposto. Per questo una sensibilizzazione diffusa e continua sul fronte della sicurezza deve essere prioritaria in tutti i settori”.

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