lunedì 15 aprile 2013

Bari Bridgestone, operai vittime dell'amianto


Bridgestone, operai vittime dell'amianto Il gip: "No all'archiviazione, si indaghi"


"Si stabilisca con sufficiente certezza il nesso di condizionamento tra le
malattie e l'esposizione lavorativa presso Bridgestone". Il gip del
Tribunale di Bari Giulia Romanazzi ha rigettato la richiesta di
archiviazione di una delle due indagini sui decessi per asbestosi di ex
lavoratori dello stabilimento Bridgestone di Bari. Il pm Patrizia Rautiis
aveva chiesto nell'aprile 2011 l'archiviazione del fascicolo in cui sono
indagati per otto episodi di omicidio colposo e quattro di lesioni personali
colpose e per violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul
lavoro, il direttore generale della Bridgestone Italia Spa ex Firestone
Brema di Modugno (Bari), Raoul Bernardo Bluhn, e Antonio Mazzei,responsabile
della sicurezza sul lavoro.

L'inchiesta, avviata nel 2006, secondo la Procura non avrebbe trovato
riscontri alle denunce delle associazioni e dei singoli operai che, nel
corso degli anni, si sono ammalati di patologie asbesto-correlate e molti
sono deceduti. Sciogliendo la riserva dopo l'udienza per discutere
l'opposizione all'archiviazione presentata dai legali delle 12 parti offese,
gli avvocati Ezio Bonanni, Maria Emanuela Sborgia e Patrizia Di Bari, il
giudice ha disposto 180 giorni di indagini suppletive.
In particolare, per il gip è necessario stabilire "se il riscontrato
utilizzo di talco industriale nel reparto camere abbia ricevuto la
contaminazione da asbesto"; "se sui soggetti fumatori si sia verificato un
effetto moltiplicativo esponenziale del rischio"; se vi sia "sussistenza tra
l'omessa adozione da parte del datore di lavoro di idonee misure di
protezione e il decesso e/o patologia dei lavoratori, in conseguenza della
protratta esposizione alle microfibre cancerogene". Il giudice ha infine
disposto l'acquisizione, per i lavoratori affetti da patologia, di "tutta la
documentazione sanitaria, per una compiuta analisi delle rispettive vicende
cliniche, precisando con esattezza le epoche di aggravamento della patologia
in atto".

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