sabato 6 aprile 2013

Processo Eureco: lunedì 8 aprile h. 9.00 Presidio davanti al Tribunale di Milano


All' Eureco come alla Thyssen: si bruciano vite operaie in nome del profitto

La prossima udienza del processo per il rogo alla Eureco si terrà lunedì 8 aprile con la replica della difesa e le controdeduzioni dei pm, poi la sentenza.

Il dibattimento davanti al gup Bertoja si è tenuto a porte chiuse, con rito abbreviato e lo sconto automatico della pena.
Nella scorsa udienza del 25 marzo il pm manuela Massenz ha chiesto se anni e mezzo per la morte di Sergio Scapolan- Arun Zeqiri- Salvatore Catalano- Leonard Shehu e il grave  ferimento di altri loro tre compagni di lavoro, nonostante abbia pesantemente stigmatizzato il tentativo di Giovanni Merlino, il proprietario dell'azienda di Paderno Dugnano accusato di omicidio colposo plurimo, lesioni, traffico e trattamento illecito di sostanze nocive, frode fiscale, di mettere a disposizione delle parti civili, all'ultimo momento, 220 mila euro:”Non si comprano le attenuanti generiche con quattro soldi!”. Attenuanti generiche che non gli vengono concesse. 
Come sempre governo, istituzioni, mass media li definiscono Morti Bianche – Tragiche Fatalità, e, con lacrime di coccodrillo, dicono Mai Più. Ma questi morti sono veri e propri ASSASSINI in nome del Profitto padronale. Sono Rosse del Sangue Operaio, sono Nere di “gente” senza scrupoli come Merlino: bramosi del profitto - di criminali che disattendono le regole per la sicurezza – arroganti perché si sentono coperti da un potere politico compiacente o Istituzioni che dovrebbero controllare e che invece non controllano. Una situazione uguale a tutte le altre: dalla Thyssen alla Eternit, da Viareggio all’Ilva, dalle fabbriche ai cantieri.
E nonostante il Merlino sia stato condannato per omicidio colposo-incendio colposo e violazioni delle norme relative alla sicurezzasul lavoro- ad 1 anno con la condizionale (sic!), per la morte di un operaio nel 2005 a Santangelo dei Burgundi (Pavia); e dopo aver subito altre due condanne per gestione illecita di rifiuti –spesso pericolosi, come l’amianto-: una nel novembre 2009 (6 mesi e 3mila euro di multa); l’altra nel febbraio 2010 (15mesi e 15mila euro d’ammenda), nonostante questi precedenti, prima è stato libero di continuare impunemente a fare profitti e poi ha causato la morte di altri 4 operai. Infine oggi un Giudice, Bertoja, l’ha rinviato a giudizio per omicidio colposo. La quale Giudice si è anche prodigata, nelle fasi preliminari, perché si giungesse ad un risarcimento economico e deciso per il rito abbreviato. Tutto questo potrebbe tradursi nel fatto che il Merlino non si farà 1 giorno di carcere. INGIUSTIZIA E’ FATTA!

Ma noi non ci stiamo e ci batteremo sino in fondo. Come i famigliari delle vittime della Thyssen arrabbiati-sgomenti della decisione dei Giudici del processo d’Appello; come e con gli operai dell’Ilva di Taranto e gli abitanti dei Tamburi; come i famigliari e gli operai dell’Eternit, in cui i padroni assassini vogliono passare impuniti ; ovunque.

Come loro vogliamo una sola GIUSTIZIA: PADRONI IN GALERA E BUTTIAMO LA CHIAVE!

 Lunedì 8 aprile h. 9.00
presidio davanti al Tribunale di Milano
promosso dalla
Rete nazionale salute e sicurezza sui posti di lavoro e nei territori- Nodo di Milano e
dal Comitato a sostegno dei familiari delle vittime e dei lavoratori Eureco

Rete nazionale salute e sicurezza sui posti di lavoro e nei territori Nodo di Milano

retesicurezzamilano@gmail.com

tel. 338-7211377
fipmi08.04.2013

Nessun commento: