Comunicato: “E’ UNO SCHIFO” !
Queste le parole pronunciate
stamani da Antonella, la compagna di Salvatore Catalano una delle vittime
dell’Eureco, subito dopo l’udienza. E come darle torto. Come non essere
concordi col suo dolore e disgusto per le oscene richieste dei difensori di
Merlino. Richiesta di una nuova perizia dopo aver fatto una fantasiosa
ricostruzione dei fatti e con la solita conclusione dei padroni: la colpa è
degli operai; ma anche la sfacciataggine di chiedere l’assoluzione del loro
assistito, che hanno definito come il primo ad essere addolorato e colpito da
quanto accaduto. A questi azzeccagarbugli non riconosciamo nemmeno il beneficio
di fare il loro “mestiere”. Come l’ha definito nella sua requisitoria il PM
–Massenz- il Merlino è un soggetto avvezzo al malaffare e con un alto tasso di
disprezzo per la salute e la vita degli operai. “NON E’ ACCETTABILE LA NUOVA
PERIZIA” ha detto il Capogruppo in Provincia della Lista Civica un’Altra
Provincia-PRC-PdCI Massimo Gatti, presente questa mattina al Tribunale di
Milano, come sempre, al presidio della Rete e del Comitato a sostegno familiari
e vittime Eureco. Il 23 aprile la prossima udienza e forse la sentenza. Se
questo accadeva dentro l’aula del Tribunale, fuori l’ennesima provocazione di
digos e carabinieri, che con la solita aria “defilata” si sono messi a
fotografare gli striscioni. A questa inaccettabile provocazione il
rappresentante della Rete ha risposto “ironicamente” che non si “prodigassero”
in queste “indagini” quello che era scritto sugli striscioni è ben Noto e
Pubblico e che andassero a fare quello che gli compete: mettere in galera i
delinquenti anziché venire ad insultare non noi ma i familiari e le vittime dei
padroni Assassini.
Questa la cronaca di oggi. Ma
vogliamo spendere due parole sul vuoto di solidarietà e il mancato sostegno che
sino ad oggi hanno subito i familiari delle vittime e degli operai dell’Eureco.
Citando De André diciamo loro: “PER QUANTO VI SENTIATE ASSOLTI, SIETE LO STESSO
COINVOLTI”. Siete coinvolti anche voi “addetti ai lavori” che siete impegnati
sul terreno della Salute e Sicurezza sul Lavoro, ma che con non state
sostenendo la sete di Giustizia di operai e familiari dell’Eureco; siete coinvolti
voi sindacati di base che lottate contro il precariato e la Crisi, prima causa
di incidenti e morte sul lavoro, ma che non siete al loro fianco; siete
coinvolti voi che vi battete sul territorio per il diritto delle masse popolari
a vivere senza inquinamento e contro la devastazione ambientale, perché gli
operai sono parte integrante delle masse e sono le prime vittime della logica
del Profitto. Ecco tutto questo “E’ INACCETTABILE”, perché se ha un senso la
parola d’ordine –LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA, USIAMOLA!- (e per noi un senso ce
l’ha), allora vi vogliamo vedere il 23 aprile davanti e se il caso dentro il
Tribunale. Come all’Ilva di Taranto; come al Processo Thyssen; come al processo
Eternit; come al Processo di Viareggio, questa Battaglia “E’ UNA SFIDA”. E come
tutte le sfide o si sta da questa parte o si è dall’altra.
Gaglio Giuseppe
Rete nazionale salute e sicurezza
sui posti di lavoro e nei territori Nodo/Milano
retesicurezzamilano@gmail.com;
tel. 338-7211377
milano 8-04-13
COMUNICATO STAMPA
Esplosione Eureco, Massimo Gatti: “Inaccettabile la nuova perizia chiesta
oggi dal legale di Merlino”
Milano 8 aprile 2013. Il Capogruppo in Provincia di Milano per Lista
un’Altra Provincia-PRC-PdCI, Massimo Gatti, ha partecipato questa
mattina al presidio davanti al Tribunale di Milano, promosso dalla Rete
nazionale salute e sicurezza sui posti di lavoro e nei territori-Nodo di Milano
e dal Comitato a sostegno dei familiari delle vittime e dei lavoratori
dell’Eureco, in occasione dell’udienza del processo per l’esplosione
all’Eureco del 4 novembre 2010 che causò la morte di quattro operai.
“Trovo inaccettabile che il legale di Giovanni Merlino, dopo aver chiesto
il rito abbreviato, abbia fatto oggi una ricostruzione dei fatti diversa sulle
cause dell'incendio del 4 novembre 2010 chiedendo una nuova perizia e
l'assoluzione per il suo assistito o, in subordine, il minimo della pena. –
dichiara Massimo Gatti – Insieme ai familiari delle vittime e ai
comitati che hanno promosso il presidio di questa mattina, e che da anni
portano avanti con tenacia e dignità la loro battaglia, chiediamo che sia
fatta subito giustizia per gli operai morti in quel tragico giorno
all’Eureco senza perdere altro tempo. Dopo l’incoraggiante segnale del voto
unanime del consiglio provinciale la scorsa settimana alla mozione sulla
giornata delle vittime dell’amianto, occorre ora un impegno concreto della
Provincia anche per dar corso immediatamente agli impegni assunti con la mozione
approvata all’unanimità dal consiglio provinciale il 18 novembre 2010, come
ho già sollecitato con un’interrogazione il 5 novembre scorso. Con questa
mozione, presentata ben 2 anni fa e oggi non ancora attuata, il consiglio
provinciale chiedeva alla Giunta Regionale un censimento di tutti gli
impianti ad alto rischio, una descrizione dettagliata degli interventi di
controllo, un’illustrazione dei criteri con i quali vengono concesse le
autorizzazioni per l’attuazione degli impianti e una rendicontazione delle
iniziative messe in campo dalla Regione, dalla Provincia e dagli Enti Locali
per prevenire futuri incidenti. E’ vergognoso che si continui a ricavare profitti
sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori risparmiando nella prevenzione e
negli investimenti per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Le Istituzioni hanno
il dovere di controllare e fa applicare tutte le procedure. Anche Podestà e la
sua giunta hanno il dovere di fare qualcosa di concreto in questo senso”.
--
Segreteria Gruppo Consiliare
Lista Civica Un'Altra Provincia
Partito della Rifondazione Comunista
Partito dei Comunisti Italiani
Provincia di Milano
Via Vivaio, 1 - 20122 Milano
tel. 02.77402614 - fax 02.794687
gattialtraprovincia@gmail.com
http://massimogatti.wordpress.com
Segreteria Gruppo Consiliare
Lista Civica Un'Altra Provincia
Partito della Rifondazione Comunista
Partito dei Comunisti Italiani
Provincia di Milano
Via Vivaio, 1 - 20122 Milano
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Esplosione Eureco, la difesa chiede l'assoluzione del titolare
Sentenza
prevista il 23 aprile
Il legale di Giovanni Merlino ha fatto una diversa
ricostruzione dei fatti sulle cause dell'incendio del 4 novembre 2010, nel
quale morirono quattro operai. Alcune parti civili hanno chiesto il sequestro
di beni personali dell'accusato
Milano, 8 aprile 2013 - Una diversa ricostruzione
dei fatti sulle cause dell'incendio che porta ad un'assenza di colpa di
Giovanni Merlino, il titolare della Eureco dove il 4 novembre del 2010 vi
fu un'esplosione in seguito alla quale morirono quattro operai. E' quanto ha prospettato
oggi il suo difensore, Giuseppe Fiorella che oggi ha chiesto per il suo
assistito l'assoluzione e in subordine il minimo della pena, oltre ad una nuova
perizia.
Sempre oggi alcune parti civili hanno chiesto il
sequestro dei beni personali di Merlino, per il quale la
pubblica accusa, ha chiesto la condanna a sei anni, cinque mesi e 20 giorni di
carcere. L'udienza davanti al gup di Milano Antonella Bertoja e' stata poi
rinviata al 23 aprile, per eventuali repliche e la sentenza.
Le accuse per Giovanni Merlino (finito in carcere un anno dopo il rogo, poi ai domiciliari e ora libero)
in qualita' di amministratore unico della societa', sono di omicidio colposo
plurimo aggravato (dal numero delle vittime e dalla violazione delle normative
sulla sicurezza) lesioni colpose e incendio colposo. Secondo l'accusa l'esplosione
sarebbe in sostanza avvenuta a causa di una miscelazione di sostanze che non
dovevano essere miscelate tra loro. Nelle settimane successive allo scoppio
erano morti Harun Zeqiri, 44 anni, e Sergio Scapolan, di 63; il 18 gennaio 2011
era deceduto Salvatore Catalano, di 55, e poi il 4 febbraio Leonard Shepu, 38
anni.
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