INDICE
Elena
ANCORA
A PROPOSITO DEL TERREMOTO IN EMILIA
Francesco
Ficiarà frficiar@hotmail.com
ARTICOLO
18 NON CI SONO SCUSE
Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it
LA
DENUNCIA DELLA CGIL: AI LAVORATORI DI ALCUNE FABBRICHE COLPITE DAL TERREMOTO È
STATA CHIESTA LA LIBERATORIA, SOLLEVANDO LE AZIENDE DA OGNI ONERE CIVILE E
PENALE IN CASO DI INCIDENTI
"EMILIA
CALLING E IL ROCK RISPONDE" - COMUNICATO STAMPA
Marco
Bazzoni bazzoni_m@tin.it
VIDEO:
LA STRAGE QUOTIDIANA
ANCORA
IN MARCIA !
redazione@ancorainmarcia.it
DERAGLIA
TRENO MERCI A BRESSANONE: SFIORATA TRAGEDIA - ANCHE QUESTO E'
CONCORRENZA
Gino
Carpentiero ginocarpe@teletu.it
DUE
EMILIE
Pileggi
Leopoldo pileggi.lp@tiscali.it
MOLTO
IMPORTANTE!!!!
Samanta
Di Persio samantadipersio@virgilio.it
PASQUALE LA ROCCA
NON E’ PIERMARIO MOROSINI
Michele
Michelino michele.mi@inwind.it
SENTENZA
APPELLO. CONDANNA TRICOM
Mai più
ThyssenKrupp Torino maipiuthyssenkrupp@hotmail.it
COMUNICATO EX
LAVORATORI THYSSENKRUPP TORINO - ADESIONE ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 22
GIUGNO
Assemblea
29 Giugno assemblea29giugno@gmail.com
PER
IL 29 GIUGNO 2012
----------------------
Da:
Elena
Inviato:
domenica 3 giugno 2012 03:51
CC:
Oggetto: ANCORA A PROPOSITO DEL TERREMOTO IN EMILIA
Oggetto: ANCORA A PROPOSITO DEL TERREMOTO IN EMILIA
Caro
Gino,
forse
succede anche a te e a tutti quelli che stanno partecipando a queste piccole,
grandi iniziative di solidarietà, ma mi sento pervasa da un profondo senso di
impotenza.
Mi
sento impotente quando metto a disposizione, qui a Firenze, uno spazio che
momentaneamente non è occupato dai miei genitori, perché quelle persone, hanno
diritto di restare nella loro terra.
Mi
sento male nel venire a conoscenza che ci sono imprenditori che chiedono ai
lavoratori di rientrare in azienda mentre la terra continua a
tremare.
Mi
sento malissimo al sapere che quegli operai e imprenditori sono morti soltanto
perché chi aveva l'obbligo di vigilare sulla loro sicurezza non lo ha
fatto.
Sto
ancora peggio sapere che questi pochi imprenditori onesti che, nonostante la
concorrenza sleale dei loro pari hanno continuato a scommettere sul lavoro in
Italia, non saranno messi in grado di risollevare le sorti della loro azienda
e, insieme a questo, altre migliaia di lavoratori disoccupati andranno ad
ingrossare le sorti dei disperati senza più lavoro.
Stendo
un velo pietoso sulla ridicola parata di morte della giornata odierna con i
soldatini che imbracciavano le armi.
Come
avrei amato che il nostro Presidente della Repubblica ci avesse rappresentato
recandosi in Emilia accanto agli sfollati e alle popolazioni colpite. Sono certa
che sarebbe stato emulato da un' esercito di volontari civili e non con in mano
i badili della ricostruire.
Peccato,
é sempre più difficile quando si e' soli.
Mi
sembra sia una storia analoga a quella dei radar militari in Sardegna.
Inizialmente, è uno sparuto gruppo di persone. Poi, quando tutti i cittadini
fanno sentire la loro voce, allora, e solo allora, le istituzioni
rispondono.
Dunque,
perché non facciamo arrivare, a chi di dovere, che pretendiamo di avere delle
risposte adeguate all'emergenza terremoto?
Altro
che ulteriori accise sulla benzina che poi ricadono ancora una volta proprio sui
terremotati di turno. Che siano anche disoccupati o pensionati o
precari.
Altro
che appelli di due euro tramite sms e simili.
Pensate
quanti euro potrebbero arrivare alla Protezione Civile e allo stato per far
fronte ai costi di messa in sicurezza, recupero, ricostruzione dei beni
patrimoniali, artistici e culturali, oltre a quelli per gli ammortizzatori
sociali, se ogni articolo prodotto all'estero, fosse tassato anche solo
simbolicamente di un euro!
Non
vi nego che, per far fronte all'emergenza terremoto e alla disoccupazione
dilagante arriverei a tassare le importazioni, tanto più se a marchio italiano,
fino ad obbligare, in breve tempo, le aziende a tornare a produrre in
Italia.
Ce
n'é per tutti. Dalla FIAT di Marchionne, alla produzione di biancheria intima e
di ciabatte a marchio COOP.
E
ciascuno con il proprio carico di responsabilità.
Con
il terremoto in Emilia, credo abbiamo soltanto toccato più velocemente il fondo.
Ora, si tratta di trovare il modo per risalire.
E
con forza.
Elena
----------------------
To:
Sent:
Tuesday, June 05, 2012 1:49 PM
Subject:
ARTICOLO 18 NON CI SONO SCUSE
Potremmo spendere tante parole, denunciando l'assurda situazione nella quale di fronte al più grave attacco in 60 anni alla condizione degli operai e dei lavoratori di questo paese. Non solo ci dobbiamo sentire i vari Monti, Fornero, Bonanni, Angeletti, Bersani, Squinzi, Finocchiaro e 244 parlamentari che approvano soddisfatti al Senato la distruzione dell'articolo 18 felici & contenti, con la beffa del "ma non siamo totalmente d'accordo", squittio fuori tempo massimo della Camusso, ma dobbiamo constatare che dall' "altra parte" (presunta) della barricata, si tergiversi.
Ci
hanno fatto, a noi operai, rimanere fermi per più di un mese con gli scioperi.
Si
passa insomma il cerino acceso di fronte alla polveriera.
Per
una volta abbiamo deciso di essere sintetici e lanciamo
quest'appello:
SCIOPERO
! L’ARTICOLO 18 NON SI TOCCA !
Operai Contro
sezione
Modena
5
giugno 2012
----------------------
From:
Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it
To:
Sent:
Tuesday, June 05, 2012 7:47 PM
Subject:
LA DENUNCIA DELLA CGIL: AI LAVORATORI DI ALCUNE FABBRICHE COLPITE DAL TERREMOTO
È STATA CHIESTA LA LIBERATORIA, SOLLEVANDO LE AZIENDE DA OGNI ONERE CIVILE E
PENALE IN CASO DI INCIDENTI
Io
sinceramente, pensavo di averle sentite tutte nella mia vita, ma mai, ripeto
mai, mi sarei aspettato di arrivare a leggere una cosa del genere, cioè, che
alcuni imprenditori delle zone
terremotate (Reggio Emilia, Modena), hanno chiesto ai propri lavoratori di firmare una liberatoria, che in caso di nuove scosse le esonerasse da qualsiasi responsabilità penale e civile.
terremotate (Reggio Emilia, Modena), hanno chiesto ai propri lavoratori di firmare una liberatoria, che in caso di nuove scosse le esonerasse da qualsiasi responsabilità penale e civile.
Quando
ho letto questo articolo sono quasi cascato dalla sedia:
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/06/05/news/volete_tornare_a_lavorare_assumetevene_le_responsabilit-36580667/
Mi sono detto, non è possibile, non posso crederci, che siamo arrivati fino a questo punto vergognoso.
In pratica, se vogliamo dirla chiara: se crollasse un nuovo capannone per un nuovo sisma, e morissero degli operai, la colpa sarebbe loro, che sono voluti tornare a lavorare e hanno firmato una liberatoria, e non dell'imprenditore.
Mi sono detto, non è possibile, non posso crederci, che siamo arrivati fino a questo punto vergognoso.
In pratica, se vogliamo dirla chiara: se crollasse un nuovo capannone per un nuovo sisma, e morissero degli operai, la colpa sarebbe loro, che sono voluti tornare a lavorare e hanno firmato una liberatoria, e non dell'imprenditore.
Questa
cosa non è grave.........
E'
GRAVISSIMA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ringrazio
la CGIL di aver denuncia questo ennesima vergogna e i maggiori mezzi
d'informazione nazionali per averne parlato, altrimenti non ne saremmo venuti a
conoscenza.
Scusatemi,
ma fa "sorridere", la titolare della Forme Physique, che contattata dalla
giornalista di Repubblica, nega anche l'evidenza, dicendo: “Io non ho fatto
firmare quel documento, evidentemente qualcuno ha capito male. Proprio
stamattina ho detto ai lavoratori che chi vuole venire a lavorare può venire e
chi non vuole può stare a casa. E anche che la responsabilità resta mia,
nonostante il nostro tecnico abbia dichiarato l'agibilità del capannone, dove
siamo in affitto. Stiamo facendo di tutto per tenere aperto, eravamo pronti a
portare i container ma i dipendenti hanno detto che si sentivano sicuri così.
Non capisco, ci rivolgeremo a un avvocato”.
Ora,
voglio dire, ma c'è scritto nero su bianco la cosa:
http://static.repubblica.it/bologna/fabbrica.pdf
La cosa che mi ha lasciato sbalordito, è, che di fronte a questa ennesima vergogna, non ho sentito nessun partito politico condannare questo gesto: né comunicati stampa, né articoli sui mezzi d'informazione.
La cosa che mi ha lasciato sbalordito, è, che di fronte a questa ennesima vergogna, non ho sentito nessun partito politico condannare questo gesto: né comunicati stampa, né articoli sui mezzi d'informazione.
Non
è una cosa abbastanza grave secondo i partiti politici?
Spero
che almeno uno di loro risponda, perché questo loro silenzio è davvero molto
imbarazzante....per non dire peggio!!!
Saluti
Marco
Bazzoni
Operaio
metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza
Firenze
----------------------
From: Radio Alternative info@radioalternativewebsite.com
To:
Sent: Wednesday, June 06, 2012 6:11 PM
Subject:
"EMILIA CALLING E IL ROCK RISPONDE" - COMUNICATO STAMPA
Radio
Alternative
Borea
“Domingo” Domenico
via
U. Saba 6/a
42027
Montecchio Emilia RE Italy
Borea
“Domingo” Domenico
MYSPACE:
"EMILIA
CALLING E IL ROCK RISPONDE" - COMUNICATO STAMPA
MILANO
ROCK CITY in
collaborazione con RADIO
ALTERNATIVE vi
danno il benvenuto sul palco del Crazy Garage Club, domenica 17 GIUGNO, per
l'evento Benefico "EMILIA
CALLING e il ROCK RISPONDE".
I
fondi raccolti verranno destinati a “La rete del Terzo Settore di Modena" a
favore dei progetti delle associazioni che operano sui territori colpiti dal
sisma.
Oltre
150 associazioni di volontariato, di Protezione civile, di promozione sociale e
altri soggetti del terziario, spesso a loro volta vittime del sisma, che sono
operativi sui territori devastati dal terremoto e per progetti da loro promossi
relativi alla fase di ricostruzione.
Di
seguito la pagina (aggiornata in tempo reale) dove andremo ad effettuare con la
massima trasparenza le donazioni.
In
più, sarà possibile portare cibo e beni di prima necessità.
Fabio
Tedesi della Protezione Civile sarà con noi per recuperare quanti più beni
possibili e organizzare una spedizione a fine mese.
Ecco
la lista delle cose che occorrono
CIBO:
succhi di frutta, carne in scatola, tonno in scatola, scatolame vario (fagioli,
piselli, fagiolini, pelati, ecc.), brioches, fette biscottate, crackers,
marmellate, pappa per cani, latte in polvere, omogeneizzati, riso, pasta, piatti
plastica, bicchieri plastica, posate plastica (Meglio evitare confezioni in
vetro!!!).
IGIENE:
sapone, shampoo, pannolini per bambini e anziani, assorbenti, dentifricio,
spazzolini da denti, detersivi per piatti, detersivi per pavimenti o multiuso,
stracci, spugnette.
ABBIGLIAMENTO
- VARIE : TENDE (URGENTISSIME!) K-way, stivali in gomma, impermeabili,
cappellini con visiera, stuoini, materassini.
Se
possibile le cose vanno messe in scatole di cartone, divise per generi (evitare
k-way insieme a pelati...), su cui va scritto il contenuto per facilitare lo
smistamento.
"EMILIA
CALLING e il ROCK RISPONDE"
DOMENICA
17 GIUGNO @ CRAZY GARAGE CLUB
Via
Raffaello Sanzio, 10 Cesano Boscone MI
Ingresso
gratuito con sottoscrizione e tessera gratuita del locale (offerta
libera).
Dalle
ore 14:00 più di 10 ore di live, una maratona per testimoniare che la musica
underground è viva ed è disposta a mettersi in gioco per aiutare
l’Emilia!
15
band a rotazione ogni 30 minuti
AMETHYST
BROKEN IDEA
VERONICA ASLINN
SARASOL & MR GALAN
PAOLO
KARIM & DISLOUT CLAN
ALEX
CAMBISE BAND
DALLE
18:00 PRESENTANO COME TESTIMONIAL
ALTERIA (ROCK TV, ROCK‘N’ROLL RADIO, NOMORESPEECH)
GIULIA
SALVI (VIRGIN
RADIO, VIRGIN RADIO TELEVISION)
ROTOVIBE
ART INFECTED
INTERNO 7
FREE TRAILS
MEDULLA
MONOCROMO
MADRELINGUA
AUDREY
KLORG
"Il
coraggio e la dignità di piccoli gesti che, giorno per giorno, diventano grandi.
Non è importante chi suona ma la motivazione per cui si
SUONA!"
Pagina
Evento su facebook: https://www.facebook.com/events/455136021182652/
L’Evento
verrà filmato in diretta da una web tv: http://www.facebook.com/cyou.tv
Seguirà
inoltre, un'Asta internazionale on-line su e-bay, dove saranno battuti gadget
donati gentilmente da gruppi come Belladonna, Andead, Megadeath, Vanadium,
Lacuna Coil, Shandon, Mellowtoy, Slipknot, Volbeat, Stone Sour ed altri artisti
ancora da confermare...
Media Partner:
Crazy Garage Club - Rock di Sera/ANB Radio - C-You - Linea Rock -
Live and Go - Radio Punto - Rock Stage - Sound City -Rock Rebel Magazine -
IndieBox - Evolution Radio Lupo Solitario - Zeta Factory - E-Grapes Promotion -
Black Circus - Valery Records - One Step Records - United We Stand - Massive Art
Studios - Business A Low Cost Company - GBsound - Lulu' Tattoo - Punk Royal –
Punk Italiano – Mail Boxes ecc.
Rimanete
sintonizzati, seguiranno aggiornamenti riguardanti sia l’Evento che
l’Asta!
------------------------
From:
Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it
To:
Sent: Wednesday, June 06, 2012 8:57 PM
Subject: VIDEO: LA STRAGE QUOTIDIANA
Morti
e feriti sul lavoro. Una strage quotidiana che ogni anno miete migliaia di
lavoratori.
Graziella
Marota, dopo la morte di suo figlio, ha scritto una lettera alla Fornero.
L'operaio
Marco Bazzoni ha messo in mora l'Italia. Una piaga sociale, ma anche un danno
per la collettività. Chi sono le vittime, che vita comincia per chi è rimasto
ferito?
E
quali sono i controlli per prevenire le situazioni di rischio sul posto di
lavoro?
A
questo link in video:
http://www.youtube.com/watch?v=ZSVZHDrlKTs&feature=youtu.be
Spero che qualche quotidiano nazionale o blog lo pubblichi.
Spero che qualche quotidiano nazionale o blog lo pubblichi.
Sarebbe
importante.
Saluti.
Marco Bazzoni
Operaio
metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza
Firenze
----------------------
To:
Sent:
Thursday, June 07, 2012 9:42 AM
Subject:
DERAGLIA TRENO MERCI A BRESSANONE: SFIORATA TRAGEDIA - ANCHE QUESTO E'
CONCORRENZA
ancora
IN MARCIA !
GIORNALE
DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
DERAGLIA
UN TRENO MERCI A BRESSANONE. CONTUSI I MACCHINISTI
Tragedia
sfiorata: il treno carico di rottami in ferro finisce sul marciapiede della
stazione. Ecco la concorrenza sui binari.
Un nuovo incidente
che mette in evidenza l'inadeguatezza delle misure di sicurezza del trasporto
ferroviario delle merci. Questa mattina intorno alle 12,00 un treno merci della
società Rail Traction Company, carico di rottami di ferro è deragliato nella
stazione di Bressanone, sulla linea del Brennero. L'episodio solo per
circostanze fortuite non ha causato conseguenze più gravi poiché sia la
locomotiva che i primi nove carri sono usciti dai binari proprio in prossimità
del marciapiede della stazione. Solo pochi minuti dopo, la stazione si sarebbe
riempita di ragazzi che tornavano a casa dopo la scuola. I due macchinisti, uno
di 26 e l'altro di 61 anni sono rimasti contusi nell'urto. In un primo momento
risultavano ricoverati in ospedale in condizioni non gravi, successivamente
l'azienda ha tenuto a precisare che "non
sono stati trasportati in ospedale e, sottoposti in loco ad un primo controllo
medico, sono risultati solo molto scossi".
La procura di
Bolzano che indaga sul disastro, ha messo sotto sequestro l'intera zona della
stazione. Le cause dell'incidente - che potrebbero orientasi sulla rottura di
una delle parti del treno oppure verso un cedimento degli scambi o del binario -
non sono ancora note e saranno ovviamente oggetto di accertamenti della
magistratura, dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria e del
ministero dei Trasporti. Ma dalla semplice osservazione dei luoghi appare
evidente che ha deragliato anche la locomotiva, finita sul marciapiede opposto
al binario di marcia. Se fosse stato istallato su ciascun carro il
"dispositivo
antisvio" il treno si sarebbe
arrestato immediatamente e con ogni probabilità gli effetti sarebbero stati più
lievi. Pur se la dinamica e le traiettorie dei vagoni in questi casi risultano
abbastanza complesse e poco prevedibili, prendono corpo ipotesi su elementi che
abbiano fatto deragliare prima la locomotiva - per un guasto proprio, ovvero a
causa del binario - e che questa abbia poi trascinato con se i nove carri. La
scena che si è presentata i primi soccorritori è stata agghiacciante, con carri
accavallati di traverso sul binario, rotaie divelte, sale montate (cioè ruote e
asse), molle e interi carrelli sparsi ovunque, ha inevitabilmente richiamato
alla mente il disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009, quando a
causa dello spezzamento di un'asse un treno merci carico di Gpl deragliò in
stazione, causando la morte di 32 persone.
Notevoli disagi e
ritardi per il traffico ferroviario che proseguirà sulla direttrice del Brennero
solo grazie ad un raccordo a semplice binario che 'scavalca' la stazione di
Bressanone. L'incidente di oggi ricorda quello del 20 luglio del 2004, quando il
vagone di un treno merci appartenente alla stessa Rtc, proveniente dal Brennero
deragliò fra le stazioni di Sommacampagna e Bivio Fenilone, nel veronese.
Rail Traction
Company è controllata dalla Società Autobrennero attraverso la Società trasporti
su rotaia (Str). Venne fondata nel febbraio 2000 in seguito alla
liberalizzazione dei trasporti ferroviari in Italia e in Europa. Le regole del
trasporto merci su rotaia sono al centro di un durissimo scontro tra la lobby
degli operatori economici del settore, rappresentata da imprese, noleggiatori,
proprietari dei carri, industriali - e spalleggiata dagli apparati tecnocratici
della UE - che contrasta con durezza ogni ipotesi di introduzione di vincoli
normativi e quanti in Italia e nel resto d'Europa, vorrebbero invece norme
severe ed efficaci per ottenere la massima sicurezza tecnicamente possibile.
Tra questi,
istituzioni di vigilanza, sindacati, comitati e familiari delle vittime di
Viareggio che stanno svolgendo una preziosa e meritoria opera di
sensibilizzazione dell'opinione pubblica. Le imprese di trasporto ferroviario si
moltiplicheranno e diverrà sempre più difficile far rispettare le regole già
esistenti e migliorare quelle che si sono dimostrate inadeguate ed
inefficaci.
6 giugno
2012
----------------------
From:
Gino Carpentiero ginocarpe@teletu.it
To:
Sent: Thursday, June 07, 2012 12:31 AM
Subject: DUE EMILIE
Dai
Comitati dei Cittadini di Area Fiorentina:una proposta sensata:devolvere ai
terremotati i soldi stanziati per l’inutile sottoattraversamento di
Firenze.
Saluti
Gino
Carpentiero
COMITATI
DEI CITTADINI CITTADINI AREA
FIORENTINA
DUE
EMILIE
Il
terremoto che ha colpito l’Emilia rappresenta un immenso dramma
umano, un severo colpo all’economia nazionale. Sono 28 i Comuni interessati, innumerevoli
gli edifici e i centri storici sinistrati, la metà del
totale le aziende inagibili e
troppi gli edifici industriali crollati con perdite umane perché costruiti
trascurando ogni cautela
antisismica.
Il
Governo ha stanziato 2,5 miliardi tra tasse e contributi ma
saranno solo una copertura parziale, si stimano infatti in 5 miliardi i danni di questa
catastrofe. Il sisma poi non accenna a fermarsi e potrebbe durare mesi se
non anni.
Si
calcola che rispetto alle più moderne norme antisismiche il 70% degli edifici italiani non sia in
regola, senza considerare la persistente inadeguatezza della tutela e
della messa in sicurezza del nostro immenso e fragilissimo patrimonio storico e
architettonico. Se si aprisse questo importante fronte, si schiuderebbero
grandi prospettive per le imprese di costruzioni italiane, per la ricerca e
l’occupazione giovanile.
Il
terremoto ha crudelmente rimesso in fila le priorità del Paese, impostate nella
famosa revisione della spesa dei ministeri, rendendo improvvisamente fuori luogo
non solo la parata del 2 giugno, ma anche molti assiomi dei sostenitori delle
grandi opere infrastrutturali come fattore di ripresa economica.
Tra
le altre – dal nostro osservatorio - quella del sottoattraversamento AV di
Firenze e della stazione Foster. In questo caso non si tratta soltanto di uno
spreco erariale – da 1,7 a 3 miliardi di euro - che in questa difficilissima
congiuntura potevano essere impiegati in ben altro modo ma anche, come ben
sappiamo, di un danno funzionale sicuro, oltre che di un danno ambientale
probabile. Non si tratta di essere pregiudizialmente contro le grandi opere
infrastrutturali ma di capire quali siano utili e quali dannose.
La
seconda scossa emiliana ha reso decisamente fuori luogo anche le dichiarazioni appena rilasciate a
Terra Futura dal presidente della Regione Enrico Rossi – che ha accusato di “ambientalismo di destra” e di
“ecologismo antimodernista” chi si oppone
al sottoattraversamento AV e
agli inceneritori. Dichiarazioni
che ci sono sembrate un segno evidente della fragilità politica della Giunta Regionale.
In
questo richiamo all’ordine non c’era tanto la preoccupazione del presidente Rossi per i cittadini
toscani da anni alle prese con i problemi della mobilità e dell’inquinamento. Né si sentiva la
preoccupazione per i rischi
sismici e idrogeologici a
cui il sottoattraversamento espone Firenze. Come da lui stesso affermato egli
intendeva rassicurare il suo “blocco sociale
di riferimento”. Noi
crediamo che più banalmente volesse rassicurare un’azienda emiliana, ma non terremotata, bensì incaricata dei lavori per l’AV: Coopsette. Quest’ultima più che
pensare a restauri, manutenzioni e messe in sicurezza, si preoccupa
probabilmente di accrescere con questa commessa una lista lavori comprendente la
stazione di Roma Tiburtina, il nodo di
Bologna, l’inceneritore e il metro di Torino insieme ad altre opere
infrastrutturali in Italia e all’estero. Con questi numeri “di sinistra” non si può davvero
scherzare.
A
seguito di quanto detto e in considerazione degli appelli del Governo a
collaborare contro gli sprechi, vorremmo avanzare la nostra proposta.
PerchE’
non impegnare i fondi stanziati per il sottoattraversamento fiorentino e per la
stazione Foster (lavori attualmente non urgenti, in quanto i treni AV passano
gia’ da Firenze) per rimediare alle emergenze del terremoto emiliano magari
tramite la stessa CoopSette che si era aggiudicata quegli appalti?
----------------------
To:
Sent: Thursday, June 07, 2012 5:15 PM
Subject:
MOLTO IMPORTANTE!!!!
C’è
una storia da raccontare.
Una
storia che nessuno vuole raccontare, qui dalla mie parti tutti ne parlano, tutti
sanno, alcuni hanno visto...
Vi
chiedo la cortesia di leggere quanto da me riportato in questa email, per farvi
un’idea ed approfondire.
E’
nostro dovere farlo, per difendere e proteggere la nostra terra.
PARTIAMO
DA CIÒ CHE È NOTO E CONDIVISO:
Da
inizio anno nel nord Italia si sono registrate centinaia di scosse, le più forti
con epicentro nella Bassa modenese/ferrarese/bolognese da quella terribile notte
del 20 maggio.
L’area
di Rivara (San Felice Sul Panaro) è da anni sotto i riflettori, perché di grande
interesse per lo stoccaggio di gas nel sottosuolo, la ERS è la ditta incaricata
dal Governo per la gestione dello stoccaggio del gas.
A
fine febbraio il Governo Italiano ha autorizzato la ERS a procedere con i
rilievi sul territorio per verificare la fattibilità dello
stoccaggio.
Pochi
giorni prima della terribile scossa del 20/05/12, il Governo Italiano ha
decretato la fine degli aiuti statali per la ricostruzione degli edifici a
seguito di terremoti.
ORA
LE DOMANDE:
Come
mai la ERS il
giorno del sisma ha dichiarato di non aver effettuato perforazioni quando invece
esistono persone che testimoniano di aver tenuto le trivelle presso i propri
magazzini adiacenti il cantiere?
Cosa
stanno facendo nel cantiere di Rivara? In cosa consistono i
test?
E’
possibile che terremoto e perforazioni effettuate dalla ERS siano collegati?
Come
mai nessun giornale nazionale parla di questa possibile coincidenza?
Avete
mai sentito parlare di Fracking (bandito in diverse aree del mondo, sembra
invece che sia una tecnica usata in Italia, guarda caso esattamente dove ci sono
i terremoti)?
Se
queste coincidenze fossero confermate, significherebbe che il terremoto è stato
provocato dagli scavi/perforazioni/immissioni di gas o chissà cos’altro da parte
della ERS nel sottosuolo?
Sono
troppe le coincidenze.
Abbiamo
il dovere di informarci a riguardo, approfondire, diffondere le notizie per non
farci prendere in giro ancora.
Tante
persone sono morte, tante persone hanno perso tutto.
E
quel che è peggio è che non è finita qui. Il terremoto continua e la ERS non ha
intenzione di fermarsi.
Facciamo
sentire la nostra voce!
Di
seguito alcuni link per approfondire l’argomento
Il
terremoto in Emilia e' stato provocato dall'uomo?
Rosario
Marcianò su Radio IES “Il Fracking è all'origine del sisma in
Emilia”
Earthquake shakes northern of Italy
Fracking (Wikipedia)
Terremoto
– Ministro Romani lo dica se è dovuto al fracking delle trivelle texane
autorizzato da Lei, o no? (Stampa Libera)
Tremori
notturni: non è Parkinson, è Fracking
Il
Fracking è la causa dei terremoti...
Terremoti
in Emilia - Fracking all'origine del sisma? (Oggi Notizie)
Clamoroso:
“Il nostro fracking causa terremoti” (cogito ergo sum…penso dunque
sono)
Gas
Rivara, il governo dà l’ok alle ricerche
(L'Informazione.com)
Gas
Rivara: Ers pronta a investire 20 milioni per gli accertamenti: Regione verso un
nuovo no (Telesanterno)
Terremoto:
Erg Rivara Storage, nessuna iniezione gas area colpita | (Radiocor lunedi' 21
maggio 2012 articolo 1068321)
L’impianto
gas? Sull’epicentro
Energia
e fonti rinnovabili - Risparmio energetico e ambiente
Cantiere
a poca distanza dall'epicentro delle scosse
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Da:Samanta
Di Persio samantadipersio@virgilio.it
A:
Data: 08/06/2012
10:14
Oggetto:
PASQUALE LA ROCCA
NON E’ PIERMARIO MOROSINI
Il
14 aprile Piermario Morosini si
accascia al suolo durante la partita Pescara Livorno e viene stroncato da un
infarto. Un video immortala la tragedia: fa il giro del web e delle televisioni.
Il giocatore ha 25 anni. Immediatamente il mondo del calcio è in lutto:
annullate tutte le partite, un minuto di silenzio negli stadi europei. Il calcio
rende tutti fratelli, ma anche il CONI dispone un minuto di silenzio per tutti
gli altri sport. Viene disposta l'autopsia. Non è il primo caso di morte
improvvisa di un calciatore. Ogni volta questi eventi riaccendono polemiche e
dubbi sulla genuinità del calcio italiano. Il polverone si dissolve alla successiva
giornata di campionato.
Il
7 giugno Pasquale La Rocca,
caporeparto all'Ilva di Novi
Ligure (Alessandria) muore schiacciato da un muletto. L'Operaio ha 31 anni.
La fabbrica non si ferma,
nemmeno un minuto. Prosegue la sua attività.
In
realtà nessuna fabbrica si
ferma. In realtà non c'è un grido unanime dei sindacati per chiedere il
lutto nazionale perché un altro protagonista dell'economia, del profitto è
morto.
Non
si ferma nessuno, nemmeno quando un processo per la morte di un lavoratore si
conclude con la prescrizione del reato. I lutti restano delle famiglie, così
come la rabbia di Rosario D'Amico che in questi giorni ha ricevuto le
motivazioni della sentenza della Corte D'Appello di Napoli. Rosario ha perso il
papà Antonio alla Fiat di
Pomigliano, l'uomo è stato investito da un muletto. Nessuno viene punito,
nessuno è responsabile: il reato si è
prescritto.
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Sent: Friday, June 08, 2012 2:04 PM
To:
Subject:
SENTENZA APPELLO. CONDANNA TRICOM
Ieri
si è tenuto il processo di 2° grado presso la Corte d'Appello di Venezia contro
i padroni della Tricom responsabili della morte di decine di operai e questa
volta i PADRONI SONO STATI CONDANNATI.
Nel
processo di 1° grado a Bassano del Grappa i padroni erano stato assolti perché
il giudice aveva sentenziato che il fatto non sussiste, suscitando la reazione
indignata dei famigliari delle vittime e dei Comitati che avevano gridato slogan
e tirato qualche uova.
Otto
attivisti (6 del Comitati di Bassano del Grappa e 2 del Comitato di Sesto San
Giovanni) erano stati denunciati per minacce. Per questo al danno si è aggiunta
la beffa.
Ora
la condanna in appello ha dimostrato che lo slogan gridato ASSASSINI era
giustificato come ha ribadito la condanna in Appello.
Questo
ci rende ancora più determinati a chiedere l'assoluzione dei nostri compagni
imputati a Trento per questi fatti.
Il
27 giugno organizziamo un presidio al Tribunale Penale di Trento (giorno della
sentenza) e successivamente un corteo per le vie della città.
Da
Sesto organizziamo una forte presenza e invitiamo tutti a partecipare dando i
nomitativi al più presto (per organizzare autobus) telefonando ai numeri 02 26
22 40 99, 335 78 50 799.
Ciao
!
Michele
Michelino
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Da: Mai più
ThyssenKrupp Torino maipiuthyssenkrupp@hotmail.it
Data: 08/06/2012
14.59
A:
Ogg: COMUNICATO EX
LAVORATORI THYSSENKRUPP TORINO - ADESIONE ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 22
GIUGNO
Gli
ex lavoratori ThyssenKrupp di Torino aderiscono allo Sciopero Generale indetto
da Usb, Cub, Cib-Unicobas, Snater, Usi e Si-Cobas per la giornata del 22 giugno
a Roma e Milano contro il Governo
Monti e il tentativo di riforma dell’ articolo 18 proposta dal Ministro
Fornero.
Allo sciopero si è
unita anche la Rete28Aprile.
In
una situazione di crisi generale economica, ambientale e culturale le misure
introdotte dal disegno di legge del governo Monti (generale attacco
ai diritti dei lavoratori attraverso: la possibilità di licenziare senza giusta
causa; l’aumento delle tasse, l’introduzione dell'IMU e l'aumento dell'IVA;
l’attacco alle pensioni e al diritto alla salute e alla sicurezza sui posti di
lavoro; le politiche sociali che scaricano tutto il peso della crisi sui
lavoratori per capitalizzare banche e gruppi finanziari, responsabili della
crisi) non farebbero che peggiorare una
situazione già insostenibile. In un appello recentemente diffuso dai
Giuristi Democratici
(disponibile su http://www.giuristidemovcratici.it/post/20120514171330/post_html)
e rivolto ai parlamentari PD perché votino contro questa Riforma si stima,
secondo i dati diffusi dalla CGIA di Mestre, che andranno persi 600.000 posti di lavoro nei
primi 10 mesi di applicazione della legge, 2.000 licenziamenti al giorno!
La solita ricetta di lacrime e sangue che Monti, Fornero, Marchionne e Squinzi
vedono di buon occhio perché scarica sui lavoratori tutto il peso della
crisi.
Noi
ex lavoratori della ThyssenKrupp sappiamo bene, per averlo
vissuto sulla nostra pelle, quali siano
le misure che i vari governi che si sono succeduti, emanazione delle
banche e del Vaticano hanno adottato e
adottano per cercare di superare
o quantomeno minimizzare gli effetti della crisi: la lapide a memoria dei 7
colleghi uccisi dal profitto nel rogo del 6 dicembre 2007 è lì a ricordarlo ogni
giorno!
E come ha
sottolineato G. Cremaschi (Micromega, 30 maggio 2012) anche
i morti in Emilia seguiti alla
prima scossa del terremoto, come nella
vicenda ThyssenKrupp non sono da attribuire al sisma ma assolutamente riconducibili a chi ha mandato
(volontariamente, assumendosene il rischio) i propri dipendenti, con un
vergognoso ricatto, a morire sotto capannoni già pericolanti e per giunta in
piena fase sismica. Quei morti
gridano vendetta e vogliamo i colpevoli!
Per contrastare
l’adozione di queste e altre misure allo studio del Governo Monti invitiamo la CGIL, il più grande sindacato
italiano per numero di iscritti ma soprattutto per tradizione e storia (che
quindi può e deve mobilitare i lavoratori) a rompere gli indugi e aderire a
questa importantissima giornata di mobilitazione in sostegno dei
lavoratori contro le modifiche all’ articolo 18, strappato nel corso di decenni
con lotte anche sanguinose.
La difesa del posto di lavoro sicuro e
dignitoso (per chi ce l’ha) e la conquista di esso per milioni di giovani,
donne e immigrati senza occupazione e senza alcuna prospettiva per il futuro nel
nostro Paese, unite alla mobilitazione popolare (come quella,
vastissima, che a marzo ha fatto fare dietro-front al Governo sull’ articolo 18:
dall’introduzione tramite decreto-legge alla discussione parlamentare) appaiono sempre più necessarie come misure
che ci consentano di uscire dalla crisi.
Siamo
perfettamente d’accordo
con quanto espresso
nel
comunicato unitario
(intitolato Dopo gli scioperi di
marzo,
diffuso il 26/05/12 e disponibile su manifestino.blogspot.com) degli
operai della Same di Treviglio e della Piaggio di Pontedera:
l’iniziativa
deve rimanere in mano agli operai
e non delegata unicamente al solito tavolo di trattativa fra Governo,
organizzazioni sindacali e partiti e mantenere
una chiarezza di obiettivi
che
consenta alla classe operaia
non solo di mantenere
una capacità di risposta contro gli attacchi ai loro diritti
ma, ancora più importante, riprendere
l’iniziativa per riaffermare i propri obiettivi sociali e politici.
Non saranno certo Monti, la Fornero, i Marchionne o gli Squinzi e i loro lacchè
a farlo al posto nostro.
Per questo aderiamo, invitiamo ad aderire e a promuovere
nella maniera più ampia e partecipata possibile a questa importante
mobilitazione ad associazioni, organismi, comitati e personalità
pubbliche e singoli cittadini che già oggi, secondo caratteristiche proprie e in
ambiti diversi, si battono contro questa deriva economica, ambientale e morale
in cui il capitalismo ci sta trascinando e per costruire un modello sociale
alternativo senza più sfruttamento: dove ogni azione non sia dettata dal
profitto ma dai bisogni concreti di lavoratori e cittadini.
Al degrado proposto
da questo sistema opponiamo sogni ed aspirazioni che ognuno di noi ha e che
questo sistema nega, alla deriva culturale propinataci dall’informazione di
regime riappropriamoci del diritto allo studio (faticoso ma necessario per avere
chiari i nostri obiettivi di classe), al decadimento morale di questo sistema in
putrefazione opponiamo una morale nuova, che metta al centro la salvaguardi
degli interessi (di classe) di tutti come unico mezzo per salvaguardare gli
interessi di ognuno di noi. In
sostanza, dipende da noi.
Il
22 giugno tutti allo Sciopero Generale!
Aderire,
partecipare e promuovere la mobilitazione a tutti i livelli e in tutti gli
ambiti sociali!
Bloccare
il Paese, un primo passo verso la cacciata del Governo Monti e della sua
cricca!
Torino, 8 giugno
2012 Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino
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Da:
Assemblea 29 Giugno assemblea29giugno@gmail.com
Data:
08/06/2012 16.21
A:
Ogg: PER IL 29 GIUGNO 2012
Ogg: PER IL 29 GIUGNO 2012
Proposta per prossima riunione
Lunedì
11 giugno ore 21.15 al DLF per discutere del 3° anniversario (29 giugno 2012)
per il quale siamo stati in Comune venerdì 8 ore 12.15) e delle iniziative
collaterali.
Per
chi vuole essere presente il prossimo 29 giugno a Viareggio: fate sapere
anzitempo chi e quanti siete per predisporre la sistemazione notturna del 29
giugno.
Grazie.
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