venerdì 24 maggio 2013

28 maggio Taranto: presentazione analisi su impero Riva


Margherita Calderazzi per il prossimo numero di proletari comunisti  ha 
preparato un quadro aggiornato dell'impero Riva
che presenterà nei prossimi giorni

da repubblica Padron Riva e famiglia - indagati per riciclaggio e truffa, "Il tesoro dell'Ilva sui conti off-shore"

L'indagine riguarda il miliardo e 200 milioni di euro sottratti
indebitamente alle casse dell'azienda. Per la Procura di Milano, i padroni
del siderurgico devono rispondere di una maxievasione messa in atto
sfruttando il meccanismo dello scudo fiscale
di GIULIANO FOSCHINI e MARIO DILIBERTO
Riciclaggio e truffa, indagati i fratelli Riva "Il tesoro dell'Ilva sui
conti off-shore" Il patron Emilio Riva, attualmente ai domiciliari

MILANO - Sequestri per 1,2 miliardi di euro bloccati nei paradisi fiscali e
perquisizioni nelle abitazioni di alcuni componenti della famiglia Riva a
Milano. L'indagine - come ha anticipato il nostro giornale - riguarda una
maxi evasione fiscale con soldi sottratti indebitamente alle casse
dell'azienda. I fratelli Emilio e Adriano, patron del Gruppo cui fa capo
anche il siderurgico di Taranto, sono indagati a Milano per trasferimento
fittizio di beni e truffa ai danni dello Stato. Altri due professionisti
risultano indagati per riciclaggio.

L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco e
dai pm Stefano Civardi e Mauro Clerici, nasce da una segnalazione della Gdf
riguardo anomalie sullo scudo fiscale effettuato nel 2009 dalla famiglia
Riva per far rientrare in Italia 1,2 miliardi di euro. Il denaro era
custodito in otto trust, gestiti da una fiduciaria svizzera, nel paradiso
fiscale di Jersey, dopo essere passato per il Lussemburgo e dopo essere
uscito dalle casse dell'Ilva, attraverso operazioni finanziarie -
soprattutto compravendita di titoli e realizzazione di plusvalenze - portate
avanti in un decennio, tra il '96 e il 2006.

In particolare, i Riva, attraverso complesse operazioni societarie su
partecipazioni detenute da società di diritto olandese e lussemburghese,
avrebbero fatto confluire nei trust accesi a Jersey soldi frutto "di
molteplici delitti di appropriazione indebita aggravata - come spiega la
Gdf - in danno delle varie società del Gruppo industriale di riferimento,
frode fiscale, infedeltà patrimoniale e false comunicazioni sociali".

Nell'inchiesta, condotta dal nucleo di polizia tributaria della Gdf di
Milano, Emilio Riva, 86 anni e già agli arresti domiciliari con l'ipotesi di
reato di disastro ambientale contestato dalla procura di Taranto, risponde,
assieme al fratello Adriano, di truffa ai danni dello Stato e intestazione
fittizia di beni, mentre due professionisti sono indagati per riciclaggio (e
verifiche sono in corso su altri soggetti). Secondo l'accusa, i fratelli
Riva avrebbero messo in atto operazioni irregolari per realizzare lo scudo
fiscale e far rientrare i soldi in Italia, ingannando e truffando così lo
Stato.

Emilio Riva, tra l'altro, è già indagato, assieme ad alcuni manager, dalla
Procura di Milano, in un'inchiesta chiusa nei mesi scorsi, per una frode
fiscale da oltre 50 milioni di euro, in relazione una complessa serie di
operazioni con base all'estero, realizzate nel 2007.


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