Qualcuno ne vuole parlare di questa vergogna?
O quantomeno la
politica e sindacati vogliono fare qualcosa perché si sblocchi questa situazione
che definire VERGOGNOSA è poco???
Una vedova ed un
figlio invalido, che devono campare con 290 euro al mese, di pensione di
invalidità del figlio, che per la morte del padre non ha visto un
euro.
Spero che qualcuno
faccia qualcosa e che intanto i media ne parlino, visto che i media nazionali
non hanno detto nulla su questa vicenda e che il mondo politico e sindacale
faccia qualcosa per sbloccare questa situazione per fare avere quanto prima
questo risarcimento a questa povera famiglia, che oltre ad avere perso il loro
caro morto sul lavoro, non ha ricevuto un euro di risarcimento ed è costretta a
campare con 290 euro al mese, con la pensione di invalidità del figlio, con la
madre che lavora saltuariamente per cercare di mantenere il
figlio.
Quando leggo simili
notizie mi “cadono le braccia”, qui siamo andati oltre la vergogna, non saprei
neanche che termine usare per definire questa situazione.
L’unica parola che
mi viene in questo momento è: ALLUCINANTE!!!
Marco
Bazzoni
Operaio
metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza
Firenze
MORTO
IN INCIDENTE SUL LAVORO, MOGLIE E FIGLIO ATTENDONO RISARCIMENTO DA 21 ANNI
A
PAZIENZA ORMAI ESAURITA, LA PROTESTA DAVANTI L’AGENZIA NAZIONALE DEI BENI
CONFISCATI PER CHIEDERE GIUSTIZIA
PALERMO
Chiamarla
giustizia lumaca è dir poco. Da 21 anni la vedova e il figlio di un uomo morto a
causa di un incidente sul lavoro, attendono un risarcimento danni nonostante una
sentenza passata in giudicato. La pazienza è terminata e così questa mattina
Giuseppina Cardinale e il figlio Salvatore La Corte hanno manifestato davanti
l’agenzia nazionale dei beni confiscati in via Vannantò, per chiedere giustizia.
Giuseppe
La Corte è morto per un infortunio sul lavoro avvenuto nel cantiere della Co.Gi
srl nel 1992, “società – spiega l’avvocato Irene Carta Cerrella - che
apparteneva a Vincenzo Piazza il cui patrimonio è stato definitivamente
confiscato nel 2010”. La società era stata condannata da una sentenza, passata
in giudicato nel 2010, a risarcire 500 mila euro alla famiglia dell’operaio.
“Era
arrivata anche una proposta transattiva per 150 mila euro nel luglio del 2011, -
aggiunge l’avvocato - proveniente dall’amministrazione giudiziaria con invito a
comunicare le coordinate bancarie. Nonostante i soldi messi da parte dal
curatore fallimentare la moglie e il figlio non hanno ricevuto alcunché”.
Oggi
a Roma si riunirà la commissione per decidere se approvare o meno la proposta
transattiva.
30 aprile 2013
30 aprile 2013
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/cronaca/2013/30-aprile-2013/morto-incidente-lavoro-mogliee-figlio-attendono-risarcimento-21-anni--212909698414.shtml
Qui potete trovare l’intervista video: https://www.youtube.com/watch?v=bkRjsotGwyI
Qui potete trovare l’intervista video: https://www.youtube.com/watch?v=bkRjsotGwyI
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