Invece che unirsi per la lotta per la sicurezza sul lavoro all'Amadori di Cesena, parte la denuncia del sindacalista UIL nei confronti della Rete
Domani, venerdì
18, 3 attivisti
della Rete per la sicurezza sul lavoro di Ravenna compariranno davanti al
giudice di pace di Cesena a seguito della denuncia dei sindacalisti Scarponi e
Marchi per avere offeso "l'onore e il decoro" del dirigente UIL (Scarponi) nel
corso di una iniziativa che, come Rete-nodo di Ravenna, era volta ad intervenire
sul problema-sicurezza sul lavoro nell'azienda Amadori con un
volantino-questionario in cui i lavoratori denunciavano malori e i pesanti ritmi
di lavoro e mancanza di sicurezza e, allo stesso tempo, nessun intervento da
parte di istituzioni, servizi di prevenzione, confederali. Pertanto siamo stati
denunciati per ingiuria.
Quindi non il padrone ma il
dirigente confederale del sindacato maggioritario in quell'azienda ha pensato
bene di fare quadrato a difesa degli interessi aziendali denunciando
l'intervento della Rete invece che rilanciare la mobilitazione degli operai per
denunciare padron Amadori, mettere in sicurezza gli impianti, mettere in
cam po una lotta per non subire il
ricatto occupazionale ("o lavorate in queste condizioni o sposto la produzione
altrove!").
Non ci faremo certo intimidire e il
processo sarà l'occasione per tornare su problema sicurezza in questa
fabbrica.
Rete per la sicurezza sul
lavoro-nodo di Ravenna
tel.
339/8911853
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