Ancora morti sul lavoro. In una
terribile successione, che attraversa tutta l'Italia, da nord a sud. Nella sola
mattina di oggi (4 maggio), tre operai hanno perso la vita. Uno a Bergamo, uno a Pisa e
un altro a Messina.
Roberto Boaratto, abitava a Sovere
nel bergamasco e aveva 48 anni. Faceva l'operaio ed è morto stamani cadendo dal
tetto della Imetec, l'azienda di frigoriferi ad Azzano San Paolo (Bergamo).
L'uomo era dipendente di una ditta esterna, la Tecnostrutture, ed era
specializzato nella rimozione dell'amianto.
Poco dopo, a Staffoli, nel comune di
Santa Croce sull'Arno (Pisa), un secondo operaio è deceduto mentre stava
lavorando ad un pozzo in una zona di cam pagna. Si tratta di un cinquantenne, dipendente di
Acqueservizi, controllata di Acque spa, che, per cause ancora in corso di
accertamento, è rimasto schiacciato da un furgone. Secondo una prima
ricostruzione fatta dai colleghi presenti durante l'incidente, l'uomo stava
lavorando al pozzo e, mentre cercava alcuni attrezzi nel cassone posizionato sul
retro del furgone con il quale la squadra era arrivata, il veicolo si sarebbe
mosso, investendolo. Sul posto sono arrivati carabinieri, vigili del fuoco,
sanitari del 118 e anche l'elisoccorso, il cui intervento, però, è stato
inutile.
Infine è toccato a Cosimo Messina ,
operaio di 45 anni. Operaio anche lui, è deceduto a Messina. L'uomo, impegnato
nel cantiere di una ditta che sta realizzando una palazzina a Santa Margherita,
è precipitato dal quarto piano ed è rimasto ucciso sul colpo. Immediati i
soccorsi da parte dei compagni, che però non hanno potuto fare nulla. Sul posto
polizia e carabinieri che hanno avviato indagini per accertare la
dinamica.
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