lunedì 21 maggio 2012
La sicurezza ferroviaria è una cosa seria, e non un’utile (per loro) esibizione
Martedì 22 maggio (h. 9.30 - 17.30) a Roma Termini, sala Mazzoniana binario 24, ingresso via Giolitti 2/a, le Ferrovie dello Stato italiane organizzano un Convegno su “Approccio integrato alla sicurezza: l’esperienza del Gruppo Fs”. Tra i relatori Mauro Moretti, Michele Elia, Vincenzo Soprano (Amministratori delegati di Ferrovie Spa, Rfi Spa e Trenitalia Spa) indagati con le rispettive Società nell’inchiesta della strage di Viareggio del 29 giugno 2009. Ma non basta, a relazionare ci sono anche loro consulenti dell’iter giudiziario.
Questi Amministratori di Fs, anziché dimettersi di fronte all’immane tragedia di Viareggio, che li vede indagati dalla procura della Repubblica di Lucca, si permettono di organizzare convegni sulla sicurezza proclamandosi paladini della sicurezza del trasporto ferroviario fino a sostenere che “le ferrovie italiane sono le più sicure d’Europa” (M.Moretti).
Le vittime di Viareggio, i feriti, i sopravvissuti a quella strage che avranno per tutta la vita le indelebili ferite della “ferrovia più sicura d’Europa” sono qui oggi, a rappresentarli, i loro familiari e cittadini di Viareggio.
Questi Amministratori delegati si vantano di aver migliorato i bilanci aziendali … tagliando personale addetto alla manutenzione e risparmiando sui dispositivi di sicurezza. Ci lascia disgustati anche il fatto che siano tenuti in così alta considerazione da poteri e cariche istituzionali, tanto da essere ‘coccolati’ ricevendo inviti ed onorificenze. Anche queste manifestazioni offendono il dolore e il desiderio di verità dei familiari.
Prossimamente si terrà l’udienza preliminare per decidere sui rinvii a giudizio. Gli indagati pensano che con questa iniziativa (tra altre) possano condizionare i giudici per essere prosciolti a tempo di record?! Questa volta si mettano l’animo in pace ed affrontino processo e dibattimento, senza colpi di mano ed ulteriori intimidazioni. Sono attesi al processo per difendersi dalle loro responsabilità affinché le vittime abbiano giustizia e non siano uccisi una seconda volta.
Sarebbe opportuno che chi ha a cuore la verità sulla strage di Viareggio e la sicurezza in ferrovia come bene inviolabile dell’intera collettività, non si rendesse complice di questa operazione legittimandola anche con la sola presenza al convegno.
Questi indagati si permettono persino di: - licenziare e sospendere ferrovieri impegnati concretamente e coerentemente sulla sicurezza e non con ipocrite passerelle; - licenziare e sospendere dipendenti per essere a loro volta indagati in altre vicende. Chi è che deve licenziare o sospendere gli Ad Moretti, Elia, Soprano per essere indagati in un disastro ferroviario che ha ucciso 32 persone (donne, bambini, ragazze) che stavano riposando nelle proprie abitazioni?
Convegni, seminari, dibattiti che hanno promosso (tra loro) anche prima del 29 giugno 2009 non hanno impedito immani tragedie come Viareggio. Che ad organizzarli dopo, siano ancora i soliti (oggi indagati) è obiettivamente “troppo”, oltre che indecente.
Come familiari delle vittime e cittadini di Viareggio martedì 22 maggio, dalle ore 9.00 saremo a Roma per non dimenticare e per rivendicare giustizia, verità e sicurezza! Non possiamo sopportare e tollerare questa ulteriore offesa.
Per le 11.30 di martedì 22 maggio convochiamo una conferenza stampa di fronte all’ingresso del convegno in via Giolitti 2/a alla stazione di Roma Termini.
Viareggio, 19 maggio 2012
Associazione “Il mondo che vorrei”
Assemblea 29 giugno
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