martedì 15 maggio 2012

Morti sul lavoro. Per il governo diminuiscono, ma la Fiom dimostra che aumentano



La nota della Fiom Cgil
Oggetto: infortuni mortali

In questi giorni si sono susseguite varie dichiarazioni di esponenti del Governo e dell’Inail che hanno teso per l’ennesima volta a dimostrare che gli infortuni sul lavoro in Italia stanno diminuendo e che si sta
procedendo positivamente sulla strada della costruzione di una effettiva sicurezza sul lavoro. Smentiamo ancora una volta questo ottimismo fuori luogo pubblicando i dati che, purtroppo, come sempre sono veri, forniti da Carlo Soricelli dell’Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro.

2011
663 lavoratori morti sui luoghi di lavoro + 507 lavoratori morti in incidenti in itinere = 1170 + 11,6% sul 2010

2012
Primi 4 mesi: 163 lavoratori morti sui luoghi di lavoro + 325 lavoratori morti in itinere = 488
Indice di infortuni mortali per settori:

agricoltura 31,0%
edilizia 23,0%
servizi 12,3%
industria 8,9%
autotrasporto5,8%

Età dei lavoratori deceduti:

33,0% ha più di 50 anni
23,5% tra 30 e 50 anni
8,9% meno di 30 anni

Sono stranieri il 13,7% del totale dei lavoratori morti;
Lavoratori morti per ciascuna Regione:

Lombardia 22
Toscana 15
Emilia Romagna 15
Piemonte 13
Sicilia 9
Veneto 8
Lazio 8
Puglie 8
Calabria 5
Marche 5
Friuli 4
Umbria 4

Nelle altre regioni e province siamo sono stati accertati tra 1 e 3 lavoratori deceduti. Da questi drammatici dati si evidenzia la necessità di proseguire nell’impegno per tutelare la vita dei lavoratori continuando a chiedere appropriate procedure di sicurezza ma anche cambiamenti nell’organizzazione e nell’orario di lavoro che producono così drammatici e rilevanti incidenti in itinere.


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