La nota della Fiom
Cgil
Oggetto: infortuni
mortali
In questi giorni si sono susseguite
varie dichiarazioni di esponenti del Governo e dell’Inail che hanno teso per
l’ennesima volta a dimostrare che gli infortuni sul lavoro in Italia stanno
diminuendo e che si sta
procedendo positivamente sulla
strada della costruzione di una effettiva sicurezza sul lavoro. Smentiamo ancora
una volta questo ottimismo fuori luogo pubblicando i dati che, purtroppo, come
sempre sono veri, forniti da Carlo Soricelli dell’Osservatorio Indipendente di
Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro.
2011
663 lavoratori morti sui luoghi di
lavoro + 507 lavoratori morti in incidenti in itinere = 1170 + 11,6% sul
2010
2012
Primi 4 mesi: 163 lavoratori morti
sui luoghi di lavoro + 325 lavoratori morti in itinere =
488
Indice di infortuni mortali per
settori:
agricoltura
31,0%
edilizia
23,0%
servizi
12,3%
industria
8,9%
autotrasporto5,8%
Età dei lavoratori
deceduti:
33,0% ha più di 50
anni
23,5% tra 30 e 50
anni
8,9% meno di 30
anni
Sono stranieri il 13,7% del totale
dei lavoratori morti;
Lavoratori morti per ciascuna
Regione:
Lombardia
22
Toscana
15
Emilia Romagna
15
Piemonte
13
Sicilia
9
Veneto
8
Lazio 8
Puglie
8
Calabria
5
Marche
5
Friuli
4
Umbria
4
Nelle altre regioni e province siamo
sono stati accertati tra 1 e 3 lavoratori deceduti. Da questi drammatici dati si
evidenzia la necessità di proseguire nell’impegno per tutelare la vita dei
lavoratori continuando a chiedere appropriate procedure di sicurezza ma anche
cam biamenti nell’organizzazione e
nell’orario di lavoro che producono così drammatici e rilevanti incidenti in
itinere.
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