E il pubblico ministero Gianfranco Colace ha iniziato ad argomentare le ragioni dell'accusa con un intervento che è durato cinque ore. E con un elemento di novità: un documento inedito del Suva
CASALE
- Doppiato il "Capo di Buona Speranza" delle eccezioni presentate dalle
difese degli imputati, adesso il processo di appello Eternit è entrato
davvero nel vivo. Sono iniziate mercoledì le requisitorie della procura
generale.
E il pubblico ministero Gianfranco Colace ha iniziato ad argomentare le
ragioni dell'accusa con un intervento che è durato cinque ore. E con un
elemento di novità che le principali agenzie di stampa hanno
immediatamente ripreso: ha esibito un documento del Suva (l'istituto
svizzero degli infortuni, equivalente all'Inail nostrano) nel quale si
evidenzia come, dalla fine degli anni Sessanta, il mesotelioma alla
pleura fosse riconosciuto come malattia professionale. Tutto questo
starebbe a significare che già da tempi molto precedenti alla chiusura
dell'Eternit ed alla serie di iniziative che hanno portato al bando
dell'amianto, almeno in Italia, proprio nel Paese di Schmidheiny, il
"mal d'amiato" era conosciuto, come pure la sua pericolosità. Il
processo davanti alla Corte d'Appello proseguirà domani con un ulteriore
contributo della procura generale.
7/03/2013
A.Z. - redazione@alessandrianews.it
Nessun commento:
Posta un commento