martedì 19 marzo 2013

La sfida di Taranto della Rete

comunicato

E' una vera sfida quella che lancia la Rete con la iniziativa nazionale di 
venerdì 22 marzo a Taranto - ore 13.30 sotto la direzione Ilva - ore 15/16 
port A-D Ilva - ore 17 quartiere tamburi- prima cimitero poi assemblea al 
centro polivalente via lisippo 8.

Sfida a padron Riva innanzitutto, portando sotto la direzione Ilva, non 
tanto e non solo la rabbia e la protesta. In questi mesi operai Ilva e 
cittadini di taranto hanno provato a portarla in fabbrica e sopratutto a 
livello cittadino con manifestazioni partecipate, e non tanto per lanciare 
contro padron Riva parole d'ordini mai realmente verificate con gli operai e 
le masse popolari, nè tanto meno fondate su rapporti di forza ancora non 
praticabili; quanto per portare la voce di una battaglia nazionale, che 
viene da una campagna fatta di incontri ed assemblee in diverse città 
italiane e che si materializza nella presenza di gruppi di compagni 
provenienti da torino,milano,bergamo,marghera, ravenna, roma, napoli, 
sicilia per dire che l'Ilva è una grande questione nazionale in materia di 
lavoro, salute e sicurezza, che operai in lotta e masse popolari tarantine 
non vanno lasciate soli, che questa battaglia si deve vincere unendo alla 
mobilitazione operaia e popolare in fabbrica e città, una vera mobilitazione 
nazionale, che finora è mancata, per il ruolo nefasto del sindacalismo 
confederale, per i limiti di forza e di impegno in questa lotta - tranne 
qualche eccezione - del sindacalismo di base, perche tutti i partiti 
parlamentari sono dalla parte di padron Riva e altre forze politiche usano 
l'Ilva come campagna elettorale, ma nulla fanno, nè possono fare.

La Rete con la sua iniziativa lancia un appello e una indicazione a tutti 
per costruire una vera manifestazione nazionale dando l'esempio e 
cominciando a praticarla, accumulando forze nazionali che vogliono 
arrivarci.

Sfida a Governo e Stato dei padroni, perchè la Rete si batte per la salute e 
la sicurezza, sapendo bene che questi governi, questo stato possono solo 
peggiorarle le cose e non certo dare risposte agli operai e ai cittadini di 
Taranto,  come in tutte le fabbriche dove si muore e nelle città inquinate e 
devastate in materia di ambiente e salute; per cui bisogna unirsi per 
lottare contro questi governi e questo stato, questo sistema del capitale, 
lavorare per una rivoluzione politica e sociale che metta le condizioni di 
lavoro, la vita, la salute operaia e popolare al primo posto e non la 
produzione per il profitto - all'Ilva, come in tutte le fabbriche della 
morte e i sisi inquinanti.

Sfida anche a tutti coloro nel campo del movimento a livello nazionale che 
parlano, riempiono internet di documenti e chiacchiericcio, ma non conoscono 
nè l'ilva e nè i Tamburi, si schierano con questo o quest'altro, senza mai 
confrontarsi con operai e  masse popolari.

Sfida alle forze locali, che in questi mesi si sono mobilitate ma spesso su 
parole d'ordini e pratiche antioperaie

mettendo in contrapposizione operai e masse popolari, quando invece serve 
unità nella lotta e organizzazione in fabbrica e nei quartieri per dare 
sostanza, continuità e risultati a questa battaglia di lunga durata.

Serve la denuncia ma anche obiettivi di lotta praticabili un percorso di 
rivolta operaia e popolare per cambiare realmente le cose.

Quella della Rete è la sfida per dare un contributo di qualità alla 
mobilitazione che possa cambiare la qualità e quantità della lotta e 
dell'organizzazione. La iniziativa nazionale - al di là della sua riuscita 
numerica - è una forzatura rappresentativa necessaria rispetto all'andamento 
spontaneo di una lotta e di una mobilitazione, che così com'è non è grado di 
conseguire risultati per operai e masse popolari all'ilva e a taranto, nè di 
far diventare l'ILVA e Taranto una sfida e opportunità per tutto il 
movimento a livello nazionale.

rete nazionale per sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio

bastamortesullavoro@gmail.com

19-3-2013

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