lunedì 11 marzo 2013

La sfida della Rete all'Ilva e ai Tamburi di Taranto - 22 marzo




comunicato
all'Ilva si attende con trepidazione, ma non con sufficiente lotta, la
cassintegrazione di massa che vuole svuotare la fabbrica per due anni
lasciandola nelle mani di padron Riva, governo e Stato dei padroni, giudici
e sindacalisti confederali.
Slai cobas per il sindacato di classe e Usb contrastano in fabbrica questa
linea ma sono naturalmente minoranza.

Mentre in fabbrica si continua a morire e a infortunarsi, con grande
partecipazione ai funerali e denunce.

A Taranto parlano di bonifiche, ma ancora nulla è partito, con cimitero e
scuole ai Tamburi in grande difficoltà e in emergenza sanitaria e
ambientale.
Gli ambientalisti si mobilitano ma sostanzialmente e principalmente in
appoggio ai giudici nella loro contesa con proprietà e governo.

La Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro e
territori,come organizzazione trasversale in cui tutti possono o potrebbero
 , lancia una sfida, fa la cosa giusta al momento giusto,
chiama a una iniziativa nazionale il 22 marzo che è una sfida e un appello a
tutti, non per sfilare in un tradizionale e pacifico corteo. Ci serve che
l'iniziativa sia in un giorno normale, nell'anormalità della situazione a
Taranto e all'Ilva per andare ad assediare la direzione Ilva, per andare al
confronto con gli operai come massa, al cimitero zona di lotta autorganizzata contro la
morte, alle scuole di Tamburi, all'assemblea popolare nel quartiere, per
portare solidarietà ai familiari delle vittime della morte da lavoro e da
inquinamento, e ad ascolatare la voce dei proletari del quartiere, dare il proprio
contributo/proposte per vincerla questa battaglia con risultati concreti, non con "tanto rumore
per nulla", non per apparire in televisione e alimentare la tv del dolore.

Ma naturalmente Taranto è grande questione nazionale, paradigma di tutte le
questioni che riguardano la difesa della salute e sicurezza in fabbrica e
sul territorio, ed è quindi l'occasione per ribadire un'opposizione e programmare una
mobilitazione contro l'indegna sentenza della ThyssenKrupp e contro ogni
eventuale seguito nel processo Eternit, per far sentire unità e vicinanza a
chi lotta a Paderno Dugnago, come a Marghera, a Viareggio, come per la
Marlane, alla generale lotta contro l'amianto, ecc.;
per riportare, dopo Taranto con una nuova iniziativa a Roma, lo scontro di
questa natura nei confronti del nuovo governo in formazione.

Tutte queste vicende devono vivere nell'iniziativa del 22 marzo a Taranto.
Vorremmo essere in tanti e lavoriamo per questo, invitiamo tutti a Taranto e
a livello nazionale,
E' difficile - lo sappiamo tutti - ma per questa importante battaglia per la
vita, la salute contro il profitto, vale la pena sforzarsi di esserci (anche
con un piccolo sacrificio per il giorno feriale); ognuno con la propria
immagine reale, con il grado di impegno e partecipazione che ci vuole e può
metterci
E' importante che questa manifestazione ci sia e che sia un segnale forte e
chiaro.
Vi aspettiamo

Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul
territorio
bastamortesullavoro@gmail.com

noi non siamo su facebook, twitter ecc, ma invitiamo tutti quelli che ci
sono e che sostengono la manifestazione a far circolare tutto e sempre


22 marzo all'Ilva e ai Tamburi di Taranto

INVITO/APPELLO ALL'ADESIONE E PARTECIPAZIONE

La Rete nazionale per la sicurezza e salute in fabbrica e sul territorio,
come già annunciato nell'assemblea nazionale del 7 dicembre a Taranto e che
ha trovato conferma negli incontri e assemblee che si sono tenute e si vanno
tenendo in tutta Italia, promuove una iniziativa nazionale all'Ilva di
Taranto e al quartiere Tamburi per venerdì 22 marzo,
per la difesa del lavoro e della salute in fabbrica e sul territorio,
all'Ilva come in tutte le fabbriche e i siti inquinanti, a Taranto come in
tutte le città in lotta, contro la devastazione ambientale e territoriale,
contro le morti sul lavoro, contro padron Riva, il governo dei padroni e lo
Stato dei padroni.

Non si tratta di un corteo di sabato, nè di un corteo nel centro della
città, perchè la RETE vuole organizzare l'iniziativa in un giorno feriale in
cui la maggioranza degli operai è in fabbrica e saranno chiamati ad aderire
in massa all'iniziativa; si tratta di un "assedio politico-sociale" alla
direzione Ilva e di un incontro di massa con gli operai Ilva, che comincerà
alle 13.30 alla Direzione Ilva e toccherà le portinerie A (alle 15) e D
(alle 16).

Alle 16,30-17 l'iniziativa si trasferirà - anche qui in un pomeriggio-sera
normale - ai Tamburi, nella zona più inquinata della città, il Cimitero di
San Brunone, nel cui piazzale si terrà un saluto agli operai e ai cittadini
morti sul lavoro, da lavoro e da inquinamento e un incontro con i lavoratori
cimiteriali in lotta.

Per poi trasferirsi in una grande assemblea sempre ai Tamburi, dove potranno
intervenire tutte le realtà partecipanti, operai, familiari, organismi
precari e disoccupati, avvocati, ispettori, medici, Rls impegnati su questo
fronte, dalla Thyssen, Eternit, a Paderno Dugnano, da Marghera a Ravenna, da
Napoli a Palermo, ecc.

Alla manifestazione sono invitate delegazioni di tutte le città, di
fabbriche e territori, senza discriminazione alcuna e con le loro bandiere e
parole d'ordini, sia politiche che sindacali e sociali.
Tutte parleranno e potranno portare le loro proposte agli operai Ilva e
negli incontri con i proletari del quartiere.

Chiamiamo tutti ad aderire in mille forme alla iniziativa promossa e
organizzata dalla Rete - di tutte le adesioni sarà data comunicazione e
inserite nella lista.
Sin da ora e fino al giorno della manifestazione tutti possono richiederci
volantini e locandine della Rete per circolazione, diffusione, affissioni,
ecc. Tutti possono chiederci dossier e documenti su Ilva e Taranto e sulle
altre realtà della Rete
Tutti possono realizzare loro volantini e locandine di adesione e sostegno
all'iniziativa

info: bastamortesullavoro@gmail.com
mailinglist: bastamortesullavoro@domeus.it
blog: http://bastamortesullavoro.blogspot.com

tel. 3471102638

Non siamo su facebook e twitter, anche se invitiamo tutti a pubblicizzare
l'iniziativa

27 febbraio 2013

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