Solidarietà a Riccardo
tutti i processi per morti sul lavoro, per stragi da mancanza di sicurezza sul lavoro, per morti per disastri ambientalisono parte della battaglia della rete nazionale per sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorioper questo tutte le realtà impegnate su questi temi sono invitati apartecipare con rappresentanze e testi alla iniziativa nazionale all'ilva e al quartiere tamburi di taranto del 22 marzoinfo bastamortesullavoro@gmail.com347-1102638
Reintegrare Riccardo. Licenziare Moretti.
Lunedì 11 marzo, al Tribunale di Lucca si è tenuta la quarta udienza per la
reintegrazione di Riccardo Antonini. Fallito ogni tentativo di conciliazione
è iniziato il processo predisposto dal giudice del lavoro, Luigi Nannipieri.
Sentiti 4 testimoni per parte. Quelli di Riccardo: due presenti in Regione a
Firenze il 14 settembre 2009 quando Moretti dichiarò, di fronte al
presidente della Regione, al vice presidente della provincia di Lucca, al
sindaco di Viareggio e ad altre autorità ed istituzioni, che "l'Antonini lo
avrebbe licenziato". Gli altri testimoni, una ferroviera di Genova ed un
familiare che erano con Riccardo durante la contestazione a Moretti alla
Festa del Pd a Genova il 9 settembre 2011.
Quelli di Moretti: l'addetto stampa (Direttore centrale media) dello stesso
Moretti, l'autista (addetto alla Protezione aziendale di Milano) di Moretti
e due della Protezione aziendale di Bologna. Erano a Genova, assieme ad
altri di 'Protezione aziendale', come scorta a Moretti. Questi hanno
testimoniato che Riccardo pronunciò innumerevoli e presunte offese a Moretti
nei (pochi) secondi che non teneva il megafono alla bocca, visto che nei
filmati visionati non si sentono le offese che avrebbero artatamente e
strumentalmente "giustificato" il licenziamento.
Non sapendo, allora, come motivare il licenziamento, gli avvocati di Moretti
hanno costruito una versione fasulla e menzognera mettendo in bocca a questi
frasi che non avevano udito perché non pronunciate, ma che i loro superiori
avevano scritto per "legittimare", in qualche modo, il licenziamento.
Ora non parlano più di incidente probatorio e di consulenza a familiari e al
sindacato come motivo della sospensione e del licenziamento, perché hanno
chiaro che quell'"accusa" è debole oltre che ridicola. Giocano tutte le
carte su "Genova" attraverso testimonianze costruite ad arte.
Con il triste risultato di aver trasformato la tragedia del 29 giugno 2009
in farsa. Del resto c'era già riuscito molto bene Moretti quando aveva
dichiarato, a più riprese, che nelle ferrovie non esiste un problema di
sicurezza (e i 35 lavoratori morti sui binari dal 2007 sono anch'essi
spiacevoli episodi?!) e che a Viareggio si era verificato uno
"spiacevolissimo episodio" (32 Vittime e feriti gravissimi apostrofati in
questo modo!).
Nonostante il giudice abbia deciso di non sentire altri testimoni, gli
avvocati di Riccardo hanno insistito affinché fossero ammessi anche gli
altri presenti il 9 settembre 2011 a Genova.
Il giudice ha fissato la data del 17 maggio per la presentazione delle
memorie difensive degli avvocati e la prossima udienza martedì 4 giugno alle
ore 10.00 per la sentenza.
Anche questa volta, nonostante una pioggia insistente, numerosa è stata la
partecipazione di Assemblea 29 giugno, dell'Associazione "Il mondo che
vorrei", di familiari delle Vittime, di Medicina Democratica di Viareggio,
della Rete Ambientale della Versilia, di ferrovieri in servizio ed in
pensione, di delegati Rsu ed attivisti sindacali (di Filt-Cgil, Fiom,
Orsa .), di lavoratori e cittadini, al presidio di fronte al Tribunale
(dalle ore 09.30 alle ore 13.00).
L'udienza preliminare del processo per la strage ferroviaria di Viareggio
inizia lunedì 25 marzo. Anche in questa occasione sarà promossa ed
organizzata una forte mobilitazione.
Postscriptum. Mentre i familiari delle Vittime e cittadini chiedono le
dimissioni di Moretti con una petizione che ha raccolto oltre 10.000 firme a
Viareggio, l'Ad delle ferrovie incassa in questi giorni l'ennesimo premio
"manager infrastrutture 2012" assegnato da Mui, rivista leader in Italia nel
settore dei servizi di pubblica utilità, per aver contribuito all'Alta
velocità ferroviaria.
14 marzo 2013
- Assemblea 29giugno - Associazione "Il mondo che vorrei"
- Medicina democratica - Sezione di Viareggio
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