La seduta odierna si apre alle ore 10:00 e prevede la continuazione dell'esposizione delle eccezioni, presentate dalle difese degli imputati, allo svolgimento del processo.
L'udienza è monopolizzata dall'avvocato Massimo Di Noia - della difesa dell'imputato Joris - il quale mantiene fede alle sue generalità, tediando i presenti con un lunghissimo sproloquio sulla presunta incompetenza territoriale del Tribunale di Alessandria.
A sentire questo 'signore' - che tenta di argomentare le sue posizioni anche attraverso "uno show", come viene definito dalla presidente Sandra Casacci, preparato alla bisogna, a base di diapositive che dovrebbero sostenere i suoi ragionamenti - la Corte dovrebbe dichiarare la propria incompetenza territoriale in ossequio all'articolo 11 c.p.p.; infatti, tra i danneggiati dalle condotte criminali tenute dagli imputati, c'è un Magistrato che all'epoca dei fatti era in servizio presso la struttura di corso Crimea e risiedeva nella zona del quartiere di Spinetta Marengo: per questo motivo la sua richiesta è quella di rimandare il fascicolo alla Procura della Repubblica perché possa inviarli al Tribunale competente, da lui individuato in quello di Milano.
Dopo circa due ore e mezza di esposizione, il Di Noia termina di parlare, ed i suoi colleghi del collegio di difesa degli imputati aderiscono tutti alla sua richiesta.
A ruota interviene il pm Riccardo Ghio il quale, partendo proprio dall'articolo 11 del c.p.p., tenta di dimostrare la pretestuosità delle richieste della difesa, che a suo avviso sono state possibili perché chi ha svolto la relazione precedente ha dato un'interpretazione falsata di alcune sentenze della Corte di Cassazione: chiede pertanto che la Corte respinga le eccezioni della difese; subito appresso, le parti civili intervengono per associarsi alle parole della Procura.
Con quanto esposto questa mattina, termina la discussione delle questioni preliminari; la Corte dà appuntamento alla prossima udienza, in calendario mercoledì ventisette marzo: in quella data verrà letta la sentenza che porterà o a fermare tutto, oppure ad iniziare la fase del dibattimento.
L'udienza è monopolizzata dall'avvocato Massimo Di Noia - della difesa dell'imputato Joris - il quale mantiene fede alle sue generalità, tediando i presenti con un lunghissimo sproloquio sulla presunta incompetenza territoriale del Tribunale di Alessandria.
A sentire questo 'signore' - che tenta di argomentare le sue posizioni anche attraverso "uno show", come viene definito dalla presidente Sandra Casacci, preparato alla bisogna, a base di diapositive che dovrebbero sostenere i suoi ragionamenti - la Corte dovrebbe dichiarare la propria incompetenza territoriale in ossequio all'articolo 11 c.p.p.; infatti, tra i danneggiati dalle condotte criminali tenute dagli imputati, c'è un Magistrato che all'epoca dei fatti era in servizio presso la struttura di corso Crimea e risiedeva nella zona del quartiere di Spinetta Marengo: per questo motivo la sua richiesta è quella di rimandare il fascicolo alla Procura della Repubblica perché possa inviarli al Tribunale competente, da lui individuato in quello di Milano.
Dopo circa due ore e mezza di esposizione, il Di Noia termina di parlare, ed i suoi colleghi del collegio di difesa degli imputati aderiscono tutti alla sua richiesta.
A ruota interviene il pm Riccardo Ghio il quale, partendo proprio dall'articolo 11 del c.p.p., tenta di dimostrare la pretestuosità delle richieste della difesa, che a suo avviso sono state possibili perché chi ha svolto la relazione precedente ha dato un'interpretazione falsata di alcune sentenze della Corte di Cassazione: chiede pertanto che la Corte respinga le eccezioni della difese; subito appresso, le parti civili intervengono per associarsi alle parole della Procura.
Con quanto esposto questa mattina, termina la discussione delle questioni preliminari; la Corte dà appuntamento alla prossima udienza, in calendario mercoledì ventisette marzo: in quella data verrà letta la sentenza che porterà o a fermare tutto, oppure ad iniziare la fase del dibattimento.
Alessandria, 13 marzo 2013
Stefano Ghio - Rete sicurezza Al/Ge
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