giovedì 28 ottobre 2010

Immigrazione e morti sul lavoro




La Rete nazionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro sostiene lo sciopero dei lavoratori immigrati del 29 ottobre.
Portiamo nelle mobilitazioni la proposta di una campagna nazionale per la difesa della vita dei lavoratori immigrati che prepari una manifestazione nazionale sul tema immigrati/sicurezza sul lavoro.

La questione del rapporto immigrati/morti sul lavoro deve tradursi in una campagna che ancora stenta ad affermarsi nelle mobilitazioni delle associazioni e comitati degli immigrati.
Dall'ultima statistica INAIL è risultato che nel 2008 sono stati circa 143 mila gli incidenti sul lavoro che hanno coinvolto manodopera straniera, dei quali 189 mortali, con un’incidenza pari al + 2% del totale rispetto all’anno precedente (il 15,1% in più rispetto al 2005). Le comunità più colpite sono quella marocchina, albanese, rumena, che in totale raggiungono il 41% degli infortuni e il 46% dei decessi.
E si parla solo dei lavoratori con il permesso e assunti in regola. Ma la realtà per i lavoratori immigrati è fatta in gran parte di lavoro nero, di supersfruttamento sommerso, di precarietà, da Rosarno ai cantieri e alle cooperative del nord.
Facciamo circolare una mozione nei luoghi di lavoro e a livello di massa:

Il supersfruttamento, lo schiavismo, il ricatto del lavoro in ogni condizione provoca sempre più morti di operai immigrati, nei cantieri, nelle fabbriche, nelle campagne.
Quando muoiono nessuno se ne occupa, spesso non hanno familiari vicino, sono alla mercé della legge del padrone.
È ORA DI MOBILITARSI
Costruiamo una campagna nazionale autorganizzata con l’ adesione e la partecipazione di tutte le realtà impegnate nella lotta contro le morti sul lavoro, la precarietà, lo sfruttamento, per i diritti dei proletari contro il razzismo, le leggi anti-immigrati e i lager CIE.



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