Il processo per la morte di Antonino Mingolla, avvenuta il 18 aprile 2006, operaio dell'appalto Ilva, deceduto soffocato dal monossido di carbonio, è finalmente cominciato. La prossima udienza è il 24 novembre.
Questo processo, che già avviene decisamente troppo tardi, è ora ulteriormente vittima dei ritardi della giustizia quando si tratta di morti sul lavoro
Non è possibile accettare né per i familiari, né per tutti coloro che lottano contro le morti sul lavoro un processo che a oltre 4 anni di distanza è appena cominciato, con i rischi inevitabili di un processo lungo che si concluda con prescrizione. Questo è negare valore alla vita dei lavoratori e al dramma che costituisce la loro morte per le famiglie.
La moglie di Antonino Mingolla, Franca Caliolo, si è molto impegnata per questo processo e ha fatto del proprio dramma personale una consapevolezza della necessità della battaglia per la sicurezza sui posti di lavoro, perchè sia resa giustizia ed è una delle promotrici Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro.
La Rete nazionale ha fatto proprio nella data del 18 aprile una manifestazione nazionale tenutasi a Taranto con una forte e rappresentativa partecipazione ora prepara una nuova iniziativa di rilievo nazionale per il 24 novembre a taranto.
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
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