La seduta odierna - che si apre in un clima che ritorna ad essere quello precedente lo scorso 5 ottobre, quindi con un'aula semivuota e quattro persone contate nel pubblico all'inizio dell'udienza, alle ore 9:25 - è incentrata sulla terza parte della requisitoria del pm.
Questa volta l'esposizione è affidata alla sostituta Francesca Traverso ed è dedicata alla ricostruzione della dinamica dell'incendio ed alle sue cause reali, le gravi carenze tecnico-amministrative emerse nel corso del procedimento.
Si tratta di un dettagliatissimo intervento estremamente tecnico, effettuato con l'ausilio delle trascrizioni delle testimonianze - in particolare, come è ovvio, quello dell'unico superstite della strage, Antonio Boccuzzi - e di diapositive che mostrano la linea cinque dopo l'incendio.
A proposito di quest'ultimo, è utile ricordare che si sviluppò a causa della presenza, lungo la linea, di grande quantità di carta intrisa di olio di laminazione che si incendiò per le scintille prodotte dallo sfregamento del rotolo di acciaio in lavorazione contro la carpenteria, e non poté essere soffocato a causa della sola presenza di estintori a CO2, peraltro scarichi ma comunque inadatti a spegnere incendi di materiale solido, essendo di categoria B-C cioé adatti ai liquidi ed ai gas.
Della lunghissima esposizione, più di quattro ore, mi preme segnalare un momento particolarmente toccante: quando la pm ricostruisce - con voce a tratti rotta dall'emozione - i momenti dell'incendio, il racconto provoca visibile commozione sia nel pubblico (in quel momento salito a circa quindici unità) sia nei parenti e compagni di lavoro delle vittime, alcuni dei quali abbandonano l'aula sopraffatti dalle lacrime.
Nella prossima udienza, in programma martedì 2 novembre, si terrà la quarta parte della requisitoria.Torino, 15 ottobre 2010 Stefano Ghio della rete nazionale sicurezza sui posti di lavoro- torino
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