COMUNICATO STAMPA
Si è tenuta presso il tribunale di Paola l' udienza del processo Marlane Marzotto, la sesta di una lunga serie che giocoforza è destinata a concludersi col rinvio a giudizio degl'indagati o nella peggiore delle ipotesi col "non luogo a procedere".
E' stata una sessione improntata sull'audizione del collegio difensivo, giunto in forze ma senza l'avvocato Ghedini ancora una volta assente nonostante le reiterate dichiarazioni di disponibilità.
Davvero scarsa la presenza delle parti civili, non è dato di sapere se per stanchezza o per motivi personali o familiari, come scarsa era l'attenzione prestata da alcuni avvocati dell'accusa.
Lo SLAI Cobas, il sindacato che ha iniziato e gestito in solitudine fino ad oggi la "questione Marlane", era presente col referente provinciale e per delega dalla struttura nazionale.
I patrocinatori degl'indagati si sono spesi illustrando teoremi già sentiti e censurando causalità patologiche in modo improprio.
Le conclusioni alla prossima udienza del 5 novembre, molto probabilmente l'ultima di questa lunga serie, nella quale l'offesa dovrà trovare il coraggio di controbattere con forza le tesi degli avvocati difensori.
Si è trattato di un qualcosa già visto, dallo scarico di responsabilità anche palesi al coinvolgimento istituzionale non chiarito, alla panacea della prescrittibilità dei reati rubricati.
Ovviamente la solidarietà dello SLAI Cobas è per i giudici, con la certezza che sapranno essere arbitri imparziali di un disastro che ha pochi eguali in campo nazionale.
29.10.2010
per lo SLAI COBAS
Alberto Cunto
coordinatore Slai Cobas prov. di Cosenza
Nessun commento:
Posta un commento