sabato 5 novembre 2011

AGGIORNAMENTO PROCESSO VIAREGGIO: PERITO GIP HA GIÀ LAVORATO PER FERROVIE, RESPINTA RICHIESTA RICUSAZIONE

*STRAGE VIAREGGIO: PM, VIA PERITO CHE LAVORA PER RFI, TEME MANCHI
IMPARZIALITÀ;
IL GIP RESPINGE RICHIESTA PERCHE' «NON C'È SUDDITANZA PSICOLOGICA»**
**
* <http://www.inmarcia.it>
*FORTI POLEMICHE AL PROCESSO PER LA STRAGE DI VIAREGGIO: LA PROCURA
RICUSA UN
CONSULENTE TECNICO D'UFFICIO NOMINATO DAL GIP - PERCHE' LAVORA PER LE
FERROVIE
E PER NEGLIGENZA - CHIEDE, INOLTRE, UNA PERIZIA SUPPLEMENTARE

IL GIP RESPINGE SIA LA RICHIESTA DI INCOMPATIBILITA' - PER MANCANZA DI
'PRESSIONE
PSICOLOGICA' - CHE LE ALTRE DUE. CHIUSA LA FASE PROCESSUALE
DELL'INCIDENTE PROBATORIO

ORA LA PROCURA DEVE DECIDERE CHI RINVIARE A GIUDIZIO, CIOE' CHI DEGLI
ATTUALI INDAGATI
SOTTOPORRE A PROCESSO TRASFORMANDONE LA POSIZIONE DA 'INDAGATO' A 'IMPUTATO'

ALLA LUCE DELLE FORTISSIME INCONGRUENZE SORTE DURANTE L'INCIDENTE
PROBATORIO, CHE
NON HANNO CONSENTITO DI ACCERTARE L'ESATTA DINAMICA E LE CAUSE DELLA
FUORISCITA
DEL GPL E' NECESSARIO SVOLGERE IL PROCESSO CON TUTTI GLI ATTUALI
INDAGATI (...LEGGI TUTTO) <http://www.inmarcia.it>
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VIAREGGIO: PROCESSO STRAGE, PERITO GIP HA GIÀ LAVORATO PER FERROVIE
IL PM CHIEDE LA RICUSAZIONE PER INCOMPATIBILITÀ, MA GIP LA RESPINGE

Lucca, 4 novembre 2011 - Si è chiuso tra forti polemiche l'udienza
svolta a Lucca per l'incidente probatorio, per la strage di Viareggio
del 29 giugno 2009, che provocò 32 morti. Il perito del gip, Riccardo
Licciardello, ha risposto al pm che lo interrogava, ammettendo di aver
già lavorato per le Ferrovie. Il pm ha chiesto la ricusazione di
entrambi i periti, ma per il gip non c'è incompatibilità.

Il giudice dell'udienza preliminare ha stabilito che Licciardello ha
ammesso di aver lavorato a un programma del ministero delle
Infrastrutture sulla sicurezza ferroviaria, programma che risulterebbe
finanziato da Rfi.

La serie di udienze sono cominciate martedì scorso. Tre le perizie in
esame: quelle dei consulenti della procura, quelle del gip e quelle dei
38 indagati, tra cui l'ad di Ferrovie, Mauro Moretti. Il tribunale ha
traslocato al Polo fieristico di Lucca, per il numero alto dei
partecipanti, circa 400. I risultati delle perizie dei consulenti del
gip sono diversi da quelli dei consulenti della procura e di alcune
parti civili. Gli esperti convergono sul motivo del deragliamento,
ovvero la rottura di un asse, ma sono in disaccordo sulle cause dello
squarcio nella cisterna.

La Procura di Lucca e alcuni componenti di parte civile sostengono, al
contrario, che uno dei due picchetti di regolazione della curva avrebbe
provocato uno squarcio di 40 centimetri nella calotta della cisterna dal
quale sarebbe uscito il gpl provocando l'incendio. La ricostruzione dei
tecnici della procura attribuirebbe la responsabilità a Rfi che non
avrebbe provveduto a rimuovere i picchetti che tracciano le curve,
ritenuti pericolosi.

Il gip ha poi respinto altre due richieste della procura: un'altra per
la ricusazione dei periti del gip, stavolta per 'negligenzà, e una per
un supplemento di perizia. Il prossimo passo dovrebbe essere la chiusura
delle indagini: poi, sulla base anche dell'esito del dibattito fra
periti e consulenti avvenuto durante l'incidente probatorio di questi
giorni, i pm decideranno se e per chi chiedere il rinvio a giudizio. Gli
indagati sono 38: fra loro i vertici del gruppo Fs e delle aziende che
hanno montato o svolto manutenzioni e controlli sul convoglio carico di
gpl che deragliò in stazione a Viareggio.
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STRAGE VIAREGGIO: PM, VIA PERITO CHE LAVORA PER RFI, TEME MANCHI
IMPARZIALITÀ;
IL GIP RESPINGE RICHIESTA PERCHE' «NON C'È SUDDITANZA PSICOLOGICA»


FORTI POLEMICHE AL PROCESSO PER LA STRAGE DI VIAREGGIO: LA PROCURA RICUSA UN
CONSULENTE TECNICO D'UFFICIO NOMINATO DAL GIP - PERCHE' LAVORA PER LE
FERROVIE
E PER NEGLIGENZA - CHIEDE, INOLTRE, UNA PERIZIA SUPPLEMENTARE

IL GIP RESPINGE SIA LA RICHIESTA DI INCOMPATIBILITA' - PER MANCANZA DI
'PRESSIONE
PSICOLOGICA' - CHE LE ALTRE DUE. CHIUSA LA FASE PROCESSUALE DELL'INCIDENTE
PROBATORIO

ORA LA PROCURA DEVE DECIDERE CHI RINVIARE A GIUDIZIO, CIOE' CHI DEGLI
ATTUALI INDAGATI
SOTTOPORRE A PROCESSO TRASFORMANDONE LA POSIZIONE DA 'INDAGATO' A 'IMPUTATO'

ALLA LUCE DELLE FORTISSIME INCONGRUENZE SORTE DURANTE L'INCIDENTE
PROBATORIO, CHE
NON HANNO CONSENTITO DI ACCERTARE L'ESATTA DINAMICA E LE CAUSE DELLA
FUORISCITA
DEL GPL E' NECESSARIO SVOLGERE IL PROCESSO CON TUTTI GLI ATTUALI INDAGATI
(...LEGGI TUTTO)
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VIAREGGIO: PROCESSO STRAGE, PERITO GIP HA GIÀ LAVORATO PER FERROVIE
IL PM CHIEDE LA RICUSAZIONE PER INCOMPATIBILITÀ, MA GIP LA RESPINGE



Lucca, 4 novembre 2011 - Si è chiuso tra forti polemiche l'udienza svolta a
Lucca per l'incidente probatorio, per la strage di Viareggio del 29 giugno
2009, che provocò 32 morti. Il perito del gip, Riccardo Licciardello, ha
risposto al pm che lo interrogava, ammettendo di aver già lavorato per le
Ferrovie. Il pm ha chiesto la ricusazione di entrambi i periti, ma per il
gip non c'è incompatibilità.

Il giudice dell'udienza preliminare ha stabilito che Licciardello ha
ammesso di aver lavorato a un programma del ministero delle Infrastrutture
sulla sicurezza ferroviaria, programma che risulterebbe finanziato da Rfi.

La serie di udienze sono cominciate martedì scorso. Tre le perizie in esame:
quelle dei consulenti della procura, quelle del gip e quelle dei 38
indagati, tra cui l'ad di Ferrovie, Mauro Moretti. Il tribunale ha
traslocato al Polo fieristico di Lucca, per il numero alto dei partecipanti,
circa 400. I risultati delle perizie dei consulenti del gip sono diversi da
quelli dei consulenti della procura e di alcune parti civili. Gli esperti
convergono sul motivo del deragliamento, ovvero la rottura di un asse, ma
sono in disaccordo sulle cause dello squarcio nella cisterna.

La Procura di Lucca e alcuni componenti di parte civile sostengono, al
contrario, che uno dei due picchetti di regolazione della curva avrebbe
provocato uno squarcio di 40 centimetri nella calotta della cisterna dal
quale sarebbe uscito il gpl provocando l'incendio. La ricostruzione dei
tecnici della procura attribuirebbe la responsabilità a Rfi che non avrebbe
provveduto a rimuovere i picchetti che tracciano le curve, ritenuti
pericolosi.

Il gip ha poi respinto altre due richieste della procura: un'altra per la
ricusazione dei periti del gip, stavolta per 'negligenzà, e una per un
supplemento di perizia. Il prossimo passo dovrebbe essere la chiusura delle
indagini: poi, sulla base anche dell'esito del dibattito fra periti e
consulenti avvenuto durante l'incidente probatorio di questi giorni, i pm
decideranno se e per chi chiedere il rinvio a giudizio. Gli indagati sono
38: fra loro i vertici del gruppo Fs e delle aziende che hanno montato o
svolto manutenzioni e controlli sul convoglio carico di gpl che deragliò in
stazione a Viareggio.

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