<http://sicobas.org/index.php/difesa-salute-2/625-marlane-ancora-si-gioca-su
lla-pelle-dei-morti>
Descrizione: http://sicobas.org/images/toga.jpgQuanta gente deve morire
perchè la loro vita venga presa in considerazione ? Non bastano oltre cento
morti ed ammalati di tumore ? A Paola nel processo Marlane evidentemente
questi numeri non bastano. Forse qualcuno dovrebbe incendiarsi davanti al
Tribunale, immolandosi, scatenando una rivolta delle coscienze. Perchè qui
adesso si tratta di avere coscienza più che di senso della giustizia.
Coscienza per le sofferenze di intere famiglie abbandonate dallo Stato e
dalle istituzioni, coscienza per chi ha sacrificato la propria vita per il
lavoro,
coscienza per i sopravvissuti che ancora soffrono per le malattie contratte
in quella fabbrica diventata un campo di concentramento. Ma purtroppo le
persone imputate di omicidio colposo plurimo e di disastro ambientale non
sono gente comune. Qui come imputati, sempre contumaci, a dispregio della
giustizia italiana, abbiamo pezzi grossi, come Marzotto, insignito solo
poche settimane fa con un francobollo commemorativo per le sue attività
industriali, e con lui dirigenti della confindustria e del settore tessile
veneto ancora operativi e collegati al mondo della finanza italiana. Il
mondo politico calabrese tace.
Nessuno porta solidarietà a questi familiari che non interessano a nessuno,
nessuno partecipa ai nostri sit-in che soli con i familiari facciamo ad ogni
udienza a testimonianza che esiste una Calabria che vorrebbe essere diversa.
Ci troviamo ad assistere all'ennesimo proditorio rinvio. Ad un estenuante
teatrino che gli avvocati difensori dei kapò della Marlane, l'avv.Perugini
in testa a nome dei Ghedini, Giarda, D'Ascola, Lucibello, Germanà Tascona
dello studio Pisapia, l'onorevole PDL Paolo Sisto, tirano fuori ad ogni
udienza. Spulciano tra un rinvio e l'altro, fra le corrispondenze , le
notifiche, le convocazioni, e trovano gli errori che anonimi cancellieri
commettono e ne chiedono subito l'annullamento, che vengono immediatamente
accolti dal Presidente. La giustizia in Italia funziona così. Chi è forte
vince, chi è debole paga. Ed eccoci al nuovo rinvio. In una data davvero
incredibile. Il 30 dicembre. Il giorno prima di Capodanno.
MA NOI CI SAREMO LO STESSO. CON LE NOSTRE LENZUOLA BIANCHE SIMBOLO DEGLI
AMMALATI DI TUMORE DOVE E' SCRITTA TUTTA LA NOSTRA RABBIA PER QUESTO
PROCESSO CHE NON VUOLE CELEBRARSI.
SI Cobas Coordinamento Calabria / Osservatorio Nazionale Amianto / Rete
Difesa Territorio "Franco Nisticò" / CSOA Rialzo Cosenza / Associazione
Culturale Skatakatascia U*CS Francavilla / Movimento Ambientalista del
Tirreno / ACSSA di Montalto Uffugo
_______________________________
S.I. Cobas
Coordinamento Provinciale di Cremona
Via Mazzini, 24 - 26010 Bagnolo Cremasco (CR) - presso lo Spazio Popolare La
Forgia
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