sabato 5 novembre 2011

Viareggio: 8 domande ai periti del Gip

In allegato quanto diffuso ieri a Lucca. Con questo scritto abbiamo posto il problema di incompatibilità o, meglio, di conflitto di interessi. Il Gip ha respinto la richiesta della Procura perché non sussiste sudditanza psicologica. Sussiste, però, "almeno" quella economica. Il perito Licciardello viene retribuito da Rfi e stila una perizia in favore di Rfi, su una vicenda come la strage di Viareggio!
Morale, decenza, etica, correttezza, lealtà ... non hanno più senso. I due periti avevano più di un motivo per rinunciare a questo incarico. Il prof. Vangi mai si è (e si era) occupato di incidenti ferroviari, l'ing. Licciardello addirittura sta sul libro-paga di Rfi. Incompetenza e "corruzione" rappresentano un binomio mostruoso che ha 'pontificato' sulla vita di 32 esseri umani ...

Il Gip avrebbe dovuto ammettere le proprie responsabilità e di fronte a 32 vittime fare un umile e saggia autocritica per aver dato questo importante e delicato incarico a persone non all'altezza della gravità della situazione. Così non è stato ... ma la nostra battaglia per la verità, la giustizia e la sicurezza continua attraverso anche la denuncia di fatti gravi e inauditi come quello avvenuto ieri 4 novembre alla conclusione dell'incidente probatorio.


8 domande ai periti del Gip,

prof. Dario Vangi e ing. Riccardo Licciardello

1) Lo sapete che se aveste svolto un’indagine tra tecnici e capitecnici della manutenzione sulla base della loro esperienza e conoscenza, sarebbe stata impresa ardua scovare qualcuno disposto a sottoscrivere quanto da Voi teorizzato (che a forare la cisterna sia stata la piegata a zampa di lepre)? Se poi questi addetti alla manutenzione avessero conosciuto anche i particolari del disastro, avrebbero ritenuto la Vs. “verità” ancora più incredibile!

2) E’ vero, quanto affermato ieri 3 novembre dal prof. Vangi, che era anche Vs. convinzione (fino a quando è durata?) che a forare la cisterna fosse stato il picchetto? Tanto da averla confessata ad altri durante i sopralluoghi.

3) Lo sapete che il Vs. teorema (ricercare le indicazioni possibili sulla Vs. certezza circa la piegata a zampa di lepre) deve essere completamente ribaltato? Perché prima si debbono concretizzare le indicazioni possibili e necessarie che possono condurre ad una relativa certezza.

4) Perché il 2 e il 3 novembre a numerose domande avete risposto è irrilevante, trascurabile, secondario, di corollario, non dirimenti, marginali, di contorno … (su altre avete glissato)? Vi sembra di essere stati sufficientemente ‘compatibili’ con la ricerca della verità?

5) Perché, ieri 3 novembre, avete affermato di avere messo a disposizione di tutti (consulenti e avvocati) i plastici, quando voi stessi sapete che non è assolutamente vero? Perché una bugia così grossolana?

6) E’ vero, quanto scritto su “Il Tirreno” di ieri, che l’ing. Licciardello lavora ad progetto che ha come partner Trenitalia, Società Fs che vede l’Ad (Soprano) ed altri dirigenti (Andronico, Maestrini, Castaldo, De Visintini) tra i 38 indagati per la strage del 29 giugno?

7) E’ vero che l’ing. Licciardello è stato relatore del 1° corso di Tecnica ferroviaria il 4 novembre 2010 su “Il materiale rotabile”, organizzato dal C.I.F.I. (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) di cui l’Ad del Gruppo ferrovie dello Stato italiane, Mauro Moretti, è presidente?

8) E’ vero che l’ing. Licciardello ha fatto parte del Comitato organizzatore del 2° Convegno nazionale “Sicurezza ed esercizio ferroviario” tenuto a Roma il 18 febbraio scorso? E che del Comitato scientifico del Convegno stesso (promosso da Ansf, Assoferr, Asstra, Cifi e Ctl) faceva parte anche l’Ad Mauro Moretti?

4 novembre 2011 Associazione “Il mondo che vorrei”

Assemblea 29 giugno

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